C’è chi ancora attende il Bonus 200 euro. La domanda è se mai arriverà e quali sono i motivi di questa lunga attesa.
I cittadini che pensano di avere diritto al Bonus 200 euro una tantum ma non lo hanno ottenuto possono chiedere il riesame all’INPS entro 90 giorni.
Si parla ancora di Bonus 200 euro una tantum, sembra incredibile ma la burocrazia vince ancora in Italia. Il famoso aiuto economico erogato a partire dal mese di luglio a dipendenti, pensionati, collaboratori sportivi, partite IVA, dottorandi, colf, badati, percettori Naspi e DIS-COLL, percettori di Reddito di Cittadinanza – e così via – continua a far parlare di sé. Tanti cittadini rientranti nella lista dei beneficiari si rammaricano per non averlo ricevuto a causa di un’istanza negata per un motivo a loro dire non corretto. E come dimenticare i professionisti e tutti i lavoratori autonomi che ancora attendono il Bonus loro promesso. Le domanda sono state inviate a partire da fine settembre e per lo smaltimento sta passando parecchio tempo. Ci vuole pazienza per chi ha una partita IVA ma in tutti gli altri casi come riuscire ad ottenere l’aiuto spettante? Occorrerà presentare domanda di riesame secondo quanto comunicato dall’INPS con il messaggio 4314/2022.
Bonus 200 euro, come richiedere il riesame
I presunti beneficiari che hanno ottenuto esito negativo da parte dell’INPS in merito al Bonus 200 euro potranno inoltrare all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale domanda di riesame. Possono farlo dallo scorso 30 novembre per un tempo massimo di 90 giorni. Gli esiti delle domande sono consultabili sul portale dell’INPS e sono complete delle motivazioni a sostegno del rifiuto.
La domanda di riesame potrà essere presentata secondo le stesse modalità utilizzate per l’inoltro della richiesta. Occorrerà, dunque, accedere alla sezione di riferimento nell’area MyINPS oppure richiedere l’aiuto dei patronati. In questo modo l’INPS riesaminerà la richiesta verificando una seconda volta i requisiti che il cittadino pensa di soddisfare.
I dettagli della procedura
Per accedere all’area personale sarà necessario utilizzare le credenziali digitali (SPID, CIE o CNS). Prima di presentare domanda di riesame sarà bene controllare le motivazioni a sostegno del rifiuto dell’ente della previdenza. In questo modo si potrà autonomamente verificare se quanto sostenuto dall’INPS corrisponde a verità oppure no. Basterà entrare nella sezione “Indennità una tantum Bonus 200 euro” e poi cliccare su “Esiti”.
Se ci si ritiene dalla parte della ragione allora si potrà inoltrare l’istanza per permettere all’INPS di effettuare una seconda verifica dei requisiti. Si hanno, come detto, 90 giorni dall’uscita del messaggio ossia dal 30 novembre 2022. Entro il 28 febbraio, dunque, potrà essere fornita anche la documentazione aggiuntiva a sostegno della propria richiesta nel caso in cui l’esito della domanda risulti “Respinta”. Il percorso prevede di selezionare prima il tasto “Chiedi riesame” e successivamente “Allega documentazione”.