Sempre nuove modalità di risparmio, i cittadini non cercano altro. Le soluzioni applicabili esistono. Funzioneranno davvero?
Il caro bollette sta costringendo tutti ormai a fare i conti con il proprio bilancio familiare. Sempre più italiani, infatti, si vedono costretti a rivedere al ribasso ogni propria uscita per far fronte ad una situazione che mai nessuno avrebbe immaginato soltanto pochi mesi fa. Quello che più spaventa, tra le tante situazioni che stanno letteralmente complicando il quotidiano dei cittadini è sicuramente il caro bollette. Una situazione spesso senza via d’uscita.
La cosa più preoccupante, cosi come anticipato, per la stragrande maggioranza dei cittadini, resta ad oggi il caro bollette. In molti casi gli importi sono raddoppiati e non solo. La gestione di tali spese in alcune situazioni non è alla portata dei cittadini, considerando che chiaramente nel giro di pochi mesi tutto è aumentato tranne gli stipendi dei lavoratori. Il tutto insomma non si riesce a contenere e di conseguenza si studiano dinamiche alternative.
Le alternative, cosi come anticipato possono essere in effetti presenti, il tutto per facilitare la gestione del bilancio familiare, ma non sempre tali alternative, ad oggi possono dirsi sicuramente valide. Prendiamo, ad esempio una delle dinamiche in questi giorni più frequenti: il ritorno alla presa in considerazione degli impianti a pellet. Parliamo di una dinamica sicuramente vincente negli anni passati considerando l’abbattimento graduale dei costi.
Nell’ultimo periodo però il tutto non è rimasto chiaramente invariato, parliamo di prezzi e condizioni generali. Il pellet, come materiale, è aumentato a dismisura in quanto a prezzo. Se un anno fa si poteva acquistare una sacchetta da 15 kg di pellet a circa 6 euro, oggi ne occorrono quasi 15, di euro per lo stesso quantitativo. Il problema insomma si pone sempre allo stesso modo, i rincari colpiscono ogni cosa, anche alternative che avrebbero potuto portare risparmio.
Gli italiani insomma studiano alternative che possano essere più che mai valide, come ad esempio gli impianti di climatizzazione prontamente modificati in modo da poter risparmiare grazie all’istallazione di ulteriori componenti. Anche in questo caso però esistono dei limiti, spesso strutturali. Oggi insomma, ogni cittadino le prova davvero tutte. Il risultato però spesso non cambia, anzi in realtà cambia praticamente mai.
L’ultima idea riguarda l’utilizzo di generatori di energia elettrica. Il discorso in merito al potenziale utilizzo dei macchinari in questione è partito da una imbeccata ,per cosi dire, del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, che ha parlato di tali strumenti in merito alle possibilità di risparmio da ricercare, nelle piccole imprese, considerando un ipotetico taglio di forniture di gas da parte della Russia.
Lo stesso Tabarelli ha poi sottolineato che non è del tutto inusuale trovare generatori di corrente elettrica anche nelle case, anche se chiaramente parliamo di condizioni completamente diverse, nonché di dinamiche che possono variare a seconda di dimensioni e prezzi. Lo stesso Tabarelli intervenendo a Radio 24 aveva poi dichiarato: “Se la Russia taglia del tutto il gas e se questo inverno farà freddo, noi non ce la facciamo in questi giorni, dobbiamo razionare. Io ho detto comprate un generatore ma lo dicevo per le imprese piccole“.
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