La rivoluzione del digitale terrestre non si è mai fermata. Nonostante la crisi di Governo in atto, almeno fino alle nuove elezioni, potrebbe decisamente rallentare il piano delle riforme, determinati passaggi sono già avviati.
Sposare la nuova tecnologia, gioco forza, vuol dire anche non rimanere indietro rispetto ai vecchi apparecchi.
Dovere del Governo, dal primo momento, nell’ambito dei nuovi criteri di trasmissione televisiva, è decisamente quella di incentivare l’acquisto di nuovi apparecchi.
I criteri del 2022 sono i medesimi del 2021.
Con decine di “bonus” fiscali e sconti già disponibili per l’acquisto di qualsiasi cosa, dall’auto elettrica alla prima casa in Italia, il governo italiano a luglio ha confermato un nuovo sconto del 20% sul prezzo di acquisto di un nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro.
La misura ha lo scopo di aiutare, con i costi di sostituzione dei vecchi apparecchi, il passaggio dell’Italia al segnale DVB-T2. Tutto è fatto già avvenuto da questo giugno 2022.
Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il lancio del nuovo “bonus di rottamazione TV”. E’ stato chiarito che lo sconto sarà disponibile per tutte le famiglie indipendentemente dal reddito. Rimane in vigore anche un precedente bonus TV per le famiglie a basso reddito.
I nuclei familiari con ISEE pari o inferiore a 20.000 euro potevano già beneficiare di uno sconto fino a 50 euro sul prezzo di un televisore o decoder di nuova generazione.
Come previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2021, dall’8 marzo 2022, entra in ballo file di attivazione Codifica video Mpeg-4 (H.264/Mpeg-4 Avc), che sostituirà il ormai obsoleto Mpeg-2, per trasmettere tutti i programmi delle emittenti televisive nazionali.
I canali che andranno in onda in Mpeg-4 e saranno visibili in alta qualità saranno posti tra il numero 1 e 9 e il numero 20 dal telecomando della TV . Ad esempio il canale HD di Rai 1, attualmente visibile al numero 501, verrà spostato al numero 1.
Tutti i canali che andranno in onda con la nuova codifica Mpeg-4 potranno essere visti correttamente solo dai Televisori e dallo slegato in grado di supportare l’ HD ( molto accurato).
Cosa cambia, allora, a partire dall’8 marzo? I canali delle principali emittenti italiane inizieranno a trasmettere in formato Mpeg-4: questo consentirà di avere contenuti in alta definizione, a differenza di quanto accaduto con la tecnologia Mpeg-2.
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