Il leader della Lega Salvini è tornato sulla questione dei pagamenti con il pos dicendo la sua senza mezzi termini. Vediamo cosa è successo
Il tutto è scaturito dal cambiamento avvenuto nell’ultimo periodo che prevede la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici al di sotto dei 60 euro.
Le polemiche relative ai cambiamenti riguardanti i pagamenti con pos non accennano a placarsi. La nuova manovra ha portato da 30 a 60 euro la soglia al di sotto della quale i commercianti non saranno più obbligati ad accettare pagamenti digitali con carta o bancomat.
Sulla questione si è espresso pubblicamente il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. In primis ha dichiarato: “Cerco di pagare in contanti perché mi piace andare a prelevare al bancomat”. Ma ciò che ha innescato un vero e proprio polverone è l’affermazione su alcune tipologie di micro-transazioni.
Pos, Salvini sbotta: “Chi paga il caffè con la carte è…”
Infatti Salvini che ha parlato alla stampa durante una pausa del processo Open Arms a Palermo senza mezzi termini si è detto contrario a pagare qualsiasi cosa con la carta: “Sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Se però una persona vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompi…..”.
Non si è fatta attendere la replica di Peppe De Cristofaro capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra: “Salvini è soddisfatto della prima manovra del governo Meloni perché favorisce evasione fiscale, riciclaggio e furbetti vari. Per il vicepresidente del Consiglio chi paga il caffè con il bancomat è un rompi….., per me invece è una persona normale che non ha niente da nascondere. Chi invece si ostina ad elevare il tetto del contante, chi mette un tetto minimo di spesa con il pos non aiuta gli italiani. Anzi favorisce solo quell’economia sommersa”.
Sembrano lontani i tempi in cui il governo Draghi per andare in contro alle esigenze dell’UE introduceva l’obbligo del pos con tanto di sanzione di 30 euro a cui si aggiunge il 4% della transazione negata.
Il Governo Meloni sta andando in direzione opposto rispetto alle indicazioni della Commissione UE con il raddoppio del tetto minimo per il pagamento elettronico fissato a 60 euro e quello massimo di pagamento in contati aumentato da 2.000 euro a 5.000 euro.