Scoperta la malattia che spinge ad acquistare in modo irrazionale i Gratta e Vinci, finendo per perdere tantissimi soldi.
Non solo il desiderio di cambiare vita. Bensì un vero e proprio tunnel, da cui è difficile uscire, che spinge ad acquistare in modo irrazionale i Gratta e Vinci, finendo per sperperare in alcuni casi il proprio patrimonio. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Inutile negarlo, la speranza di poter vincere una cifra da urlo grazie ad un gioco finisce per ammaliare sempre in molti. Allo stesso tempo non si deve mai abbassare la guardia, in quanto anche dietro a quello che viene considerato un momento di svago si possono, purtroppo, nascondere dei pericoli.
Per alcune persone, infatti, il gioco si trasforma in una sorta di ossessione, tanto da portare a dover fare i conti con casi di ludopatia. Un vero e proprio tunnel da cui è difficile uscire, che spinge, ad esempio, ad acquistare in modo compulsivo i Gratta e Vinci, finendo per sperperare tutti i propri risparmi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Gratta e Vinci, scoperta la malattia che te li fa acquistare: il caso
A partire dalle scommesse sportive, passando per le slot machine, fino ad arrivare ai gratta e vinci, sono tanti i tipi di gioco che ogni giorno attraggono l’attenzione di un gran numero di persone. A tal proposito abbiamo già visto che diversi biglietti della Lotteria Italia e Gratta e Vinci sono stati annullati.
Sempre soffermandosi sui Gratta e Vinci, inoltre, vi è una questione che non può passare di certo inosservata, ovvero la dipendenza da gioco. Una situazione, quest’ultima, che trova le sue radici nella sfera psicologica e si manifesta con un persistente e incontrollabile bisogno di giocare.
Ne è un chiaro esempio il caso raccontato dal Corriere della Sera, di un 70enne che ha bruciato al gioco ben 400 mila euro. Si tratta di un cittadino della provincia di Brescia che ha deciso di conservare tutti i tagliandi acquistati nel corso degli anni. Entrando nei dettagli ha tenuto 362 mila euro di Gratta e Vinci impilati in una libreria, mentre altri 90 milioni di lire in un enorme baule in legno con borchie e lucchetto.
Gratta e Vinci, il tunnel del gioco d’azzardo patologico
“Li prenda, li usi per la sua iniziativa, faccia capire dove finisce chi imbocca questo tunnel“. Queste le parole rivolte dall’uomo al registra Pietro Arrigoni, così come riportato sempre sul Corriere della Sera. Arrigoni, infatti, da qualche anno a questa a parte porta avanti un’importante iniziativa. Ovvero un flash mob nei mercati del Bresciano e del Cremonese volto a sensibilizzare le persone su una piaga come quella del gioco d’azzardo patologico.
Questo anche grazie all’aiuto degli attori della cooperativa Be Now che, mentre spargono i gratta e vinci per terra, raccontano le storie di intere famiglie distrutte a causa del gioco compulsivo. A tal proposito, il registra Arrigoni, al Corriere della Sera, soffermandosi sul caso del collezionista seriale di Gratta e Vinci ha sottolineato come:
“La volontà di mantenere la prova del suo senso di colpa in ambito domestico mi ha scioccato. […] I gratta e vinci che gettiamo nelle piazze, suscitando reazioni ambivalenti nei passanti (c’è chi si scioglie in pianto e chi chiama i carabinieri), sono tutti tasselli di un mosaico fatto di sogni infranti, di una vincita milionaria che non arriva mai”.