Per avere il banco al mercato è più in generale per svolgere un’attività commerciale ambulante occorre seguire un iter burocratico.
Le attività commerciali così come le abbiamo sempre conosciute si stanno evolvendo. È l’effetto diretto dello sviluppo di e-commerce e del cambiamento delle abitudini dei consumatori.
Siamo nell’era dei grandi centri commerciali e degli acquisti online. La vendita al dettaglio è diventata sempre più difficile, soprattutto se segui le strade tradizionali.
I piccoli negozi di paese sono ridotti al lumicino. E le serrande, una dopo l’altra, continuano ad essere abbassate per non riaprire mai più.
Ma c’è un’attività che resiste a questi cambiamenti ed è il mercato di paese. In questo luogo, decine di piccoli commercianti ambulanti, con le loro bancarelle, rappresentano una sorta di resistenza, soprattutto allo sviluppo degli e-commerce.
Per questo motivo, molti giovani e non, che intendono avviare un’attività commerciale optano per il banco al mercato, che sembra avere un riscontro maggiore rispetto al classico negozietto.
Come fare ad avere il banco al mercato? Qual è l’iter burocratico da seguire? Quali sono i costi da sostenere per avviare un’attività di questo tipo?
Il banco al mercato: come fare ad averne uno
Il banco al mercato è un’attività di vendita che rientra nella categoria del commercio ambulante e del commercio al dettaglio. Questa tipologia di attività è regolata dal decreto legge del 1998 e da disposizioni di tipo regionale e Provinciale.
Dopotutto, si tratta dell’assegnazione di una porzione di suolo pubblico che, com’è prevedibile, è regolata dai Comuni.
Di fatto proprio i Comuni, ogni 6 mesi, pubblicano l’elenco dei posti rimasti vacanti, sia nei mercati che nelle fiere. In questo modo, permettono a chi lo desidera di ottenere l’assegnazione di uno di questi posti.
Ad ogni modo, chi desidera avviare un’attività commerciale come ambulante, deve decidere in quale settore intende operare. Infatti, per dare il via all’attività è necessario essere muniti di una licenza o un’autorizzazione amministrativa che conferisce la facoltà di esercitare l’attività di vendita, come persona singola, come società di persone oppure come cooperativa.
Ad ogni modo, per avere il banco al mercato, oltre alla licenza, che viene rilasciata dietro il pagamento di una marca da bollo del valore di 14,62 euro, servono altri documenti. E altre spese.
Oltre la licenza, infatti, occorre versare il canone per il posteggio. Il valore del canone è calcolato in base ai metri quadri occupati dal banco. Il coefficiente di valutazione varia da Comune a Comune.
Sotto l’aspetto burocratico, per avere un banco al mercato occorre essere in possesso di:
- Partita IVA
- Posizione contributiva INPS e assicurativa INAIL
- Iscrizione alla Camera di Commercio.
Tuttavia, nel caso in cui il banco al mercato sia finalizzato alla vendita di prodotti alimentari è necessario essere in possesso anche di un’autorizzazione sanitaria del Comune competente. Il documento in questione viene rilasciato dall’ufficio di igiene, dopo aver accertato il rispetto delle normative igieniche in vigore.