Superenalotto che passione, nel paese ormai non si parla d’altro. Il jackpot è da sogno e tutti vorrebbero strapparlo.
Oggi più che mai sale la febbre del Superenalotto. Nel nostro paese, ormai, non si parla d’altro. Il tutto è chiaramente giustificato dall’incredibile jackpot messo a disposizione per chi dovesse indovinare la sestina vincente. A parole, certo la cosa appare molto più semplice di quanto possa esserlo nella realtà. La verità è che oggi il tutto ha acquisito un tono e un senso completamente diversi da quanto si potesse percepire qualche anno fa.
In che modo un gioco può influire sulla vita di una intera popolazione? Parliamo di milioni e milioni di donne e uomini. Il tutto negli ultimi tempi, almeno per quel che riguarda la stessa comprensione del fenomeno è diventato molto più semplice. Basta guardare quello che oggi succede nella nostra Italia. Le condizioni medie della stessa popolazione. Le difficoltà quotidiane innescate da una crisi assolutamente inattesa e altrettanto assolutamente devastante.
Ai giorni nostri, quindi, considerate le difficoltà di cui sopra, con milioni di cittadini costretti a rivedere tutti i propri piani anche addirittura per quel che riguarda la spesa quotidiana, le difficoltà concrete a districarsi tra gli aumenti indiscriminati dei prezzi e la folle corsa delle bollette di luce e gas, il tutto acquisisce un tono del tutto diverso. Il gioco può rappresentare la speranza, anzi, rappresenta in un certo senso proprio la speranza di uscire dal pantano.
Il gioco in questa fase, nel concreto rappresenta la possibilità di poter disporre all’improvviso di una somma enorme di denaro nel più breve tempo possibile, dinamica assolutamente unica. Se guardiamo al Superenalotto, per esempio, troviamo un jackpot che ha ormai abbondantemente superato i 320 milioni di euro. Una cifra, realisticamente parlando, assolutamente fuori da ogni logica, record assoluto per il nostro paese.
Record assoluto anche per lo stesso concorso del Superenalotto. Per potersi rendere conto di quanto in effetti la somma in questione sia assolutamente spropositata rispetto alle solite logiche, va considerato il fatto che al momento, seppure in linea del tutto teorica, il record di vincita allo stesso gioco e quindi nel paese intero è fermo a 209 milioni di euro. La vincita in questione fu realizzata nel 2019 a Lodi, grazie a una giocata da pochissimi euro.
In quanto poi all’ultima vincita in assoluto in Italia, al Superenalotto bisogna fare un passo indietro di quasi due anni. Maggio 2021, per la precisione. 156 milioni di euro vinti, con l’ennesima giocata minima, a Monappone, piccolo comune marchigiano della provincia di Fermo. La località in questione a tal proposito detiene un vero e proprio record. Montappone, è infatti il comune più piccolo in cui si sia mai verificata una vincita al Superenalotto, vincita del jackpot chiaramente.
Superenalotto, la vincita è da record: cosa è successo nel frattempo a Montappone?
Una delle dinamiche che scandirono i giorni seguenti alla vincita in questione, nel maggio 2021, furono legati al dubbio che in quelle fasi attanagliava gli stessi abitanti del piccolo comune marchigiano. Chi ha vinto tanti soldi? Un residente? Qualcuno di passaggio? Al titolare della ricevitoria artefice della giocata vincente soltanto un piccolo messaggio di ringraziamento e la promessa di farsi vivo al più presto, da parte del vincitore. In quei giorni, addirittura il sindaco del comune scese in campo per fare al vincitore del jackpot con preciso annuncio. Una vera e propria richiesta, la costruzione di una casa di riposto per i residenti del comune, struttura mancante in quella fase storica.
Lo stesso primo cittadino del piccolo centro da appena 1700 abitanti, di recente ha cosi dichiarato: “Ricordo benissimo quella sera, racconta Mauro Ferranti, sindaco di Montappone da bene 9 anni – alle 8 di sera hanno cominciato a telefonarmi i giornalisti. Quando c’è stata la conferma siamo finiti davvero sotto una bufera mediatica, per una settimana almeno. Poi sono cominciate ad arrivare le richieste di aiuto da parte di associazioni benefiche ma anche di persone in difficoltà che ci chiedevano di poter partecipare alla buona sorte. Lui invece, il vincitore, non s’è mai fatto vivo“.
Una vincita da sogno, insomma, e un paese ancora alla ricerca del legittimo vincitore. Curiosità, certo invidia, un mix molto particolare, certo. Quando si vince, tutto cambia, lo dice la cronaca, lo dicono i fatti.