Scopriamo i risultati di un sondaggio sulla vecchiaia in cui è stata chiesta l’età in cui il peso degli anni ha cominciato a farsi sentire.
Sentir definire anziani gli over 65 anni fa storcere la bocca a tante persone. Sarebbe potuta essere una definizione corretta cinquant’anni fa ma non nel 2022.
Quando inizia la vecchiaia? A che età si può definire una persona anziana? Non esiste una risposta univoca, le variabili da considerare sono molteplici e il peso dell’età non è l’unico caso in cui un individuo può sentirsi vecchio. Se il fisico e la mente assistono, la definizione riguarda il raggiungimento di un’età molto avanzata. Se, invece, l’animo patisce o il fisico non ci supporta, allora la vecchiaia può iniziare anche in giovane età. Si tratta di una vecchiaia più metaforica, associabile maggiormente alla stanchezza del vivere che non sempre arriva quando si hanno tanti anni vissuti alle spalle.
In generale, comunque, si inizia a definire una persona come anziana al raggiungimento dei 65 anni ossia dell’età di pensionamento. Ma voi avete visto i 65enni o i 70enni di oggi? Hanno più energia di molti 40enni se la salute li assiste. Sono pronti a realizzare ancora molti sogni nel cassetto, a divertirsi, incontrare nuove persone e viaggiare per il mondo.
Diversi test hanno dimostrato come gli “anziani” di oggi siano molto più performanti rispetto al passato. Sia a livello mentale che a livello fisico. Tutto dipende dallo stile di vita a cui si è abituati, naturalmente. I 50enni sedentari possono apparire più vecchi dei 65enni che si mantengono in forma correndo, camminando o facendo sport. Un ruolo importante, poi, è rivestito dall’alimentazione. Più è sana più inciderà positivamente sull’organismo e regalerà anni di spensieratezza e salute.
Queste considerazioni portano a pensare che il sondaggio sulla vecchiaia riveli che le persone iniziano a sentirsi vecchi ad un’età ben superiore ai 65 o 70 anni. Invece l’incredibile verità descrive un quadro completamente differente.
Il sondaggio effettuato in America ha rivelato come la maggior parte degli intervistati (soprattutto quelli che dovrebbero essere definiti “giovani”) inizi a sentirsi vecchia già a 42 anni. Non solo, fino ai 34 sembrerebbe procedere tutto a meraviglia. Poi comincerebbe il lento declino. Un crollo fisico ed emotivo che inciderebbe negativamente sulla percezione della propria anzianità. Il 15% delle persone intervistate, poi, afferma di sentirsi vecchio già a meno di 35 anni.
Cosa sta succedendo? C’è stato un ribaltamento generazionale apparentemente incomprensibile. Una spiegazione potrebbe essere legata al fatto che sopra i 65 anni si riassapora quella libertà che durante il lavoro non si ha, specie se si dovesse svolgere un’occupazione che non soddisfa. Le preoccupazioni a 40 anni, poi, possono essere maggiori sia in relazione al futuro, alla famiglia, agli obiettivi da raggiungere. Un quadro preoccupante, dunque, ma che suggerisce come la percezione della vecchiaia, alla fine, dipenda solamente da noi stessi e non dall’età.
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