Al contrario di quanto si pensa, l’infarto non sempre è riconoscibile. Alle un volte sintomo banale riconducibile ad altro può essere una vera e propria avvisaglia
Scopriamo di cosa si tratta nello specifico e vediamo come capire se la situazione può essere considerata grave o meno.
La parola infarto spesso è volentieri viene utilizzata per qualsiasi genere di problema cardiaco. Un abuso che alle volte può portare addirittura a confondere i sintomi e magari a sottovalutare potenziali problemi seri.
Infatti c’è un sintomo dell’infarto che in pochi conoscono ma che può essere un vero e proprio campanello dall’allarme. Si tratta di un disturbo in apparenza banale e per questo scarsamente preso in considerazione.
Infarto: qual è il segnale piuttosto comune da tenere seriamente in considerazione
Sembra incredibile ma un segnale correlato all’infarto è il bruciore di stomaco. Al contempo questo problema va preso comunque con cautela. Infatti nella maggior parte dei casi è riconducibile ad un’alimentazione non sana o al reflusso gastroesofageo.
Quindi, diventa importante saper conoscere i segnali del proprio corpo e provare a capire quando bisogna allarmarsi o meno per un bruciore di stomaco che di base è un fastidio innocuo.
Per farlo è bene comprendere cos’è realmente un infarto. In pratica è la morte o la necrosi si un tessuto o di un organo che non riceve abbastanza sangue e ossigeno. In parole povere un attacco cardiaco è dovuto da una momentanea o permanente interruzione del funzionamento di un’arteria.
Tuttavia durata e sintomi possono essere differenti a seconda dei casi. Può essere immediato e portare a perdere subito la conoscenza e quindi al decesso istantaneo. Al contrario il processo può essere anche lungo e lento il che lascia un maggior margine per poter intervenire.
Ed è qui che può sopraggiungere il bruciore di stomaco o qualche altro sintomo. Ci si sente strani, si inizia a sudare improvvisamente e ad avere nausea, vertigini, dolori alle spalle e alle braccia.
Un piccolo aiuto per riconoscere un infarto preceduto da fastidi allo stomaco può essere la distanza dai pasti. Se avviene subito dopo aver consumato del cibo sono decisamente più alte le probabilità che sia dovuto a qualche prodotto acido o contaminato.
Se invece si avverte questo bruciore in una fase piuttosto lontana dall’ultima volta che ci si è seduti a tavola, allora si deve dare un peso maggiore alla questione. Il più delle volte solitamente il dolore si espande anche al petto.
Rivolgersi ad un medico resta comunque l’unica vera via da percorrere per avere certezza della situazione. Quindi è fondamentale avvisarlo prontamente in modo tale che abbia il tempo e il modo di agire.