Preoccupa molto nel vecchio continente l’espandersi di questa nuova influenza aviaria. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Il problema dell’influenza aviaria in Inghilterra è sempre più grave e preoccupante, e i casi della nazione non fanno che aumentare di giorno in giorno.
Al punto che nelle ultime settimane nel paese si parla apertamente di un’emergenza che rischia di mettere a rischio diverse produzioni alimentari, tra cui in primis quella di uova.
E d’altronde gli allevatori negli ultimi mesi sono stati costretti ad abbattere centinaia di animali colpiti dal virus, trovandosi così a dover diminuire sensibilmente la loro produzione e con mille incertezze verso il futuro. E l’ultimo report governativo uscito in Inghilterra non lascia ben sperare: nel documento si parla infatti di più di cento casi negli ultimi due mesi, con i primi focolai che sono stati individuati ad ottobre del 2021.
Ed è per questo che in molti apertamente della più grande epidemia sugli animali che abbia mai colpito la nazione. Un problema che oltretutto l’arrivo dell’inverno rischia di aggravarsi, a causa del fatto che in questo periodo dell’anno assisteremo al ritorno degli uccelli migratori nella nazione, che purtroppo, potrebbero portare con loro anche il virus aviario.
Una recente nota diffusa dall’associazione inglese British Small Animal Veterinary Association, ha chiarito come l’unica arma possibile al momento contro l’influenza aviaria è quella della prevenzione, esortando dunque il governo a fare il possibile per aumentare le misure sicurezza sulla biosicurezza e l’igiene. Da settimane inoltre, i supermercati della nazione hanno lanciato l’allarme: se la situazione non migliora, sarà sempre più difficile trovare uova sugli scaffali. Da quanto si apprende negli ultimi giorni, il governo inglese è cosciente di quanto al situazione possa degenerare in tal senso a causa di questo virus, e sta predisponendo delle nuove misure ad hoc per abbattere i casi di contagio e cercare di gestire un problema sempre più critico.
Una strategia che già in passato ha potato a delle scelte estreme, come quella arrivata il 7 Novembre. In questa data infatti l’esecutivo britannico ha stabilito un lockdown per tutti gli uccelli che fanno parte di allevamenti produttivi.
Di recente, visto l’aggravarsi della situazione in Europa, il Ministero della Salute italiano ha deciso di pubblicare un nuovo documento, in cui sono contenute delle informazioni per tutti gli allevatori, affinché imparino in primo luogo a riconoscere i sintomi di questo virus, offrendo oltretutto una spiegazione approfondita di che cos’è questo virus e cosa si può fare per evitarlo.
D’altronde parliamo di una malattia che si caratterizza per il suo alto grado di contagiosità e che colpisce in particolar modo gli uccelli, che diventano il serbatoio perfetto per la sua diffusione, anche se a volte tramite le feci riescono ad eliminare questo virus senza poi ammalarsi.
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