Il costo del pellet diminuirà se l’intervento promesso dal Governo verrà ufficializzato. I cittadini possono tirare un sospiro di sollievo.
Con l’aumento della domanda è aumentato il costo dei sacchetti di pellet. Triplicato a dir la verità ma ora si compirà un passo indietro.
La corsa all’acquisto delle stufe a pellet è iniziata nel mese di marzo 2022. Non appena i contribuenti hanno capito che la guerra scoppiata in Ucraina avrebbe comportato disagi economici rilevanti in relazione al gas, la decisione è stata presa rapidamente. Meglio trovare un sistema di riscaldamento alternativo ai tradizionali termosifoni dai consumi troppo dispendiosi. Dopo aver valutato le opzioni sul mercato, la scelta è ricaduta in tantissimi casi sulla stufa a pellet. L’investimento iniziale poteva dirsi contenuto – i costi partono dai 600 euro – così come il prezzo dei cilindri di legno. Inizialmente, infatti, 15 chili di pellet costavano 3/4 euro. La domanda crescente e la mancanza delle risorse primarie – la legna – nonché di produttori locali hanno comportato, però, un aumento dei costi dei piccoli cilindri. Oggi un sacchetto da 15 chili si compra a 15 euro circa.
Costo del pellet al ribasso, il piano del Governo
Un prezzo triplicato che non toglie, però, la convenienza della stufa a pellet rispetto ad altri sistemi di riscaldamento tradizionale. Nonostante questo è giusto per i contribuenti riuscire ad ammortizzare la spesa dei sacchetti per un ulteriore risparmio. Il Governo ha previsto, a tal proposito, un emendamento importante inserito nella Legge di Bilancio 2023.
L’intento è ridurre una delle voci che fanno aumentare a dismisura i costo del pellet ossia l’IVA. Il 22% applicato sui prodotti in vendita rappresenta una percentuale che incide notevolmente sul prezzo finale proposto al compratore. Abbattere questa voce converrà sia ai contribuenti che al Governo dato che costerà meno rispetto all’erogazione di eventuali aiuti economici direttamente in bolletta.
Addio 22%, quanto varrà l’IVA
Nei piani dell’esecutivo l’abbassamento dell’IVA dal 22 al 5%. Ciò significa un ribasso dei prezzi del 17% con un sacchetto di pellet che costerebbe non più 15 euro bensì 12,45 euro circa. Basta speculazioni, dunque, sul costo dei cilindri di legno. Il Governo potrà riordinare il settore e consentire ai contribuenti di potersi riscaldare risparmiando durante il prossimo inverno.
Concludiamo ricordando che le cifre citate sono quelle di mercato ed è impossibile – in base alla situazione attuale – riuscire a proporre la vendita dei sacchi ad un prezzo di molto inferiore. Diffidate, dunque, da promozioni sensazionali. Nella maggior parte dei casi si tratta di truffe che mirano ai soldi. Se proprio si vuole risparmiare allora è possibile pensare di apportate piccole modifiche alla stufa – principalmente al braciere – per utilizzare alternative al pellet come il nocciolino di sansa vergine.