Le farmacie stanno vivendo un periodo di grande difficoltà per quanto riguardo l’approvvigionamento di alcuni medicinali. Ecco quali sono
In diversi casi i farmacisti stanno cercando di compensare con la galenica, ma anche in questo caso sta influendo e non poco la mancanza di alcuni prodotti.
Il quadro generale in Italia tra rincari e problematiche strutturali non è di certo dei migliori. A peggiorarlo è anche la carenza di farmaci che si sta registrando proprio in quest’ultima fase.
Un vero problema se si considera l’aumento dei malanni di stagione e quindi la conseguente crescita della domanda. Andiamo quindi ad analizzare la situazione che potrebbe avere forti ripercussioni sui cittadini che soprattutto in questa fase necessitano dei medicinali.
Partendo subito dalle questioni più spinosi, mancano l’ibuprofene (utilizzato per i dolori articolari) e i farmaci utili per le influenze invernali. In alcune farmacie c’è addirittura scarsità di aerosol e di antibiotici per bambini.
Alla base di ciò c’è stata un’impennata delle richieste e purtroppo gli effetti della guerra. Ad esempio l’ibuprofene è stato annoverato tra i farmaci adatti per curare il Covid e ciò naturalmente manco a dirlo ha portato ad una produzione superiore che non sempre però si riesce a soddisfare.
Il conflitto invece sta incidendo sul trasporto dei materiali con le case farmaceutiche che si sono ritrovate ad esaurire le scorte dei blister per confezionare le pastiglie e le capsule. Alle volte sono rimaste sprovviste anche delle lamine per le pellicole per sigillare i medicinali.
A denunciare questo momento di criticità è il presidente della Fofi (Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani) Andrea Mandelli: “Siamo in difficoltà, ma se i farmaci non ci vengono consegnati non c’è molto che possiamo fare. Laddove è possibile i farmacisti cercano di compensare con la galenica, alla vecchia maniera. Ma anche in questo caso ci sono problemi legati all’assortimento. Ci siamo messi in gioco tantissimo in questi anni caratterizzati dalla pandemia, per questo siamo rammaricati di non poter soddisfare le esigenze dei clienti”.
Per effetto di ciò l’appello è quello di agire con buonsenso. Quindi il consiglio dell’intero comporto dei farmacisti è quello di non fare scorte di medicinali e di non acquistare in modo compulsivo solo per cautelarsi nel caso in cui dovesse insorgere qualche patologia.
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