Il numero degli acquisti online aumenta notevolmente prima del periodo delle feste natalizie. Attenzione alle possibile insidie.
I cyber criminali sfruttano la passione per lo shopping telematico e compiono molte truffe ad danni dei consumatori.
Negli ultimi anni gli italiani hanno imparato a conoscere lo shopping online e hanno ceduto al suo fascino. Nonostante l’importanza dell’acquisto nei negozi fisici soprattutto per sostenere l’imprenditoria locale e gli artigiani, fare compere sul web ha tanti vantaggi. I costi più economici in primis ma anche la varietà dell’offerta. Nelle città di medie dimensioni, infatti, la pandemia ha ristretto notevolmente il numero di attività commerciali e trovare l’oggetto desiderato da acquistare diventa più difficile. Per forza di cose, dunque, i consumatori si riversano sul web dove si può acquistare tutto ciò di cui si ha bisogno. Nel periodo natalizio, poi, i siti e-commerce diventano una scatola delle meraviglie da cui attingere per comprare regali originali, tecnologici, classici. I cyber criminali sfruttano questa moda per mettere in atto delle truffe legate proprio allo shopping online e, in particolare, alla spedizione dei pacchi.
Una truffa che negli ultimi giorni sta prendendo piede è quella del pacco in giacenza. Un sms o una email avvisa che la spedizione del pacco è bloccata e per dare via libera all’invio occorre cliccare su un link per inserire alcuni dati. Dati che arriveranno dritti dritti tra le mani abili dei truffatori che potranno utilizzarli per raggiungere i loro biechi scopi.
Il problema è che il mittente sembra essere un noto corriere, BRT, oppure Poste Italiane ma è solo un gioco di illusione. Compiendo le azioni suggerite nel testo si cadrà nella trappola. I consumatori segnalano numerose email in arrivo ogni giorno con oggetto un ID e un numero che dovrebbe lasciar presupporre si tratti di una spedizione attesa. Mai rispondere a questo tipo di comunicazione. La tracciabilità del pacco va controllata in autonomia collegandosi al portale ufficiale del corriere o del sito e-commerce presso il quale si è effettuato l’acquisto.
La Polizia di Stato consiglia di aprire le email da computer piuttosto che da smartphone. Sarà più facile riconoscere il falso mittente dall’indirizzo. Attenzione poi a tutti i messaggi che riportano blocchi di spedizioni oppure chiedono di verificare dei dati di consegna e aggiungono una tempistica da rispettare – in genere 48 ore – per evitare che il pacco torni al mittente.
Il link su cui si invita a cliccare, poi, non inizia con https ma con http. Questo è un chiaro segnale di tentativo di phishing. Mai cliccare, dunque, sul collegamento ipertestuale. Una volta accertata la truffa legata agli acquisti online è bene segnalare l’evento alla Polizia Postale per far terminare il raggiro.
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