La proroga del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022 ci sarà? Ieri la risposta era “no”, oggi invece è “sì”. E domani?
A parlare il Ministro Giorgetti, la proroga al 31 dicembre sarà confermata ma solamente rispettando una precisa condizione.
L’era del Superbonus 110% è ormai agli sgoccioli. Prima del previsto, lasciando numerosi cittadini insoddisfatti dall’improvvisa inversione di rotta dato che credevano in un accesso alla misura con aliquota al 110 fino al 31 dicembre 2023. L’abbassamento al 90%, invece, arriverà con un anno di anticipo buttando nel cestino ogni idea di risparmio totale per condomini e proprietari di abitazioni pronti a fare il grande passo ma non in maniera tempestiva. Colpa anche dei furbetti che hanno sfruttato il Superbonus in maniera illegittima, colpa di un sistema non perfetto e dell’inadeguatezza dei controlli, fatto sta che l’addio al 110% è prossimo. Anzi, per tutti coloro che non hanno approvato le delibere condominiali entro il 24 novembre l’addio è già arrivato da tempo.
Il ministro Giorgetti ha parlato di concessione della possibilità di estendere al 31 dicembre i termini per approfittare dell’agevolazione con aliquota al 110%. Se fino a ieri il “no” era ormai certo, oggi giunge notizia di un “sì” nato sulla spinta di varie forze politiche. Sarà la risposta definitiva? Impossibile dirlo dato che quando si parla di Superbonus tutto è un “forse” e nulla è certo.
Per ora sappiamo che la CILA potrà essere presentata entro il 31 dicembre e non più entro il 25 novembre. Unica condizione aver ottenuto la delibera condominiale per l’accesso al Superbonus entro il 24 novembre 2022. Un aiuto ai cittadini dettato da esigenze di tempo. Il Decreto Aiuti Quater arriverà in Senato non prima di martedì, poi occorrerà attendere il via libera della Camera. Insomma, prima di gennaio l’ufficializzazione non ci sarà. Molto fuori dai tempi massimi della proroga. Per aggirare l’ostacolo di è optato per l’inserimento della proposta nell’ordine del giorno con immissione diretta in manovra.
Ricordiamo che il Governo ha ancora la questione della cessione dei crediti da definire. La soluzione potrebbe essere trovata nella Sace, l’assicurazione che potrebbe fare da garante agli enti. In più banche e terzi soggetti potrebbero ottenere una cessione in più. Nello specifico la proposta è di alzare da due a tre le cessioni dei crediti agli intermediari qualificati (banche e assicurazioni).
Basterà per sbloccare tutti i crediti in arretrato? Secondo il Pd è solo aria fritta, una toppa che è peggio del buco per Alleanza Verdi e Sinistra. Per Azione il Governo è in confusione. In più ci sono altre questioni da risolvere in relazione al Superbonus come i versamenti alle società sportive. Insomma, il lavoro continua e chissà cosa potrebbe accadere ancora.
Marco Piuri, direttore generale di FNM S.p.a., racconta di aver scelto di lasciare l’incarico in…
Gli integratori alimentari Solisa sono integratori naturali che provengono dalle montagne del Massiccio del Pollino,…
L’Inghilterra è la patria della lingua inglese, la più utilizzata nel mondo del lavoro e…
I Buoni Fruttiferi Postali sono garantiti dallo Stato italiano ma il pericolo di perdere soldi…
I consumatori sono in pericolo, Conad annuncia un richiamo per salmonella. Non bisogna consumare il…
Nei prossimi mesi verranno erogati nuovi incentivi auto, per tutelare le aziende e favorire l'incremento…