Previsto un rimborso importante fino all’80% della spesa per quanto riguarda una particolare attività legata alle auto elettriche
A tal proposito il governo Meloni ha stanziato una fondo piuttosto ingente. Vediamo a quanto ammonta e come può tornare utile ai cittadini.
Le auto elettriche stanno pian piano prendendo piede in Italia. Il processo rispetto agli altri paesi è sicuramente più lento, ma qualche piccolo passo in avanti si è registrato anche nello stivale.
A tal proposito è in arrivo un bonus piuttosto utile per coloro che già usufruiscono di queste vetture innovative. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e quali vantaggi può dare ai diretti interessati.
Auto elettriche: come funziona il bonus, quali sono i costi e come presentare la domanda
È ormai prossima la conclusione dell’iter del Bonus colonnine destinato alle installazioni private. Il governo Meloni ha dato una smossa alla situazione stanziando un fondo di circa 40 milioni di euro. Al momento la possibilità circoscritta al 2023. Non è detto che non possa essere estesa anche al 2024.
Nello specifico il cosiddetto bonus colonnine prevede un contributo dell’80% della spesa fino a 1.500 euro. Facendo dei meri calcoli matematici rappresenta un’occasione importante per chi vuole installare una propria colonnina.
Scegliendo uno dei modelli proposti dal Gestore dei servizi energetici (Gse) che prenderanno parte alla sperimentazione, si può beneficiare anche della ricarica a costi ridotti. Di base sarà sufficiente presentare una domanda per poter avere l’incremento gratuito della potenza da 3,5 a 6 kW per le ricariche effettuate la notte e nei giorni festivi.
Per poter vedere quali sono i modelli di colonnine che comprendono questa agevolazione bisogna scrutare la delibera Arera 541 del 15 dicembre 2020. Passando ai costi secondo a quanto riportato da Repubblica.it, si va dagli 800 euro a 1.800 euro con valore medio di circa 1.330 euro.
Con l’accesso al bonus che contempla un rimborso dell’80% sul prezzo complessivo, il cliente dovrà effettuare un esborso di soli 300 euro. Insomma, una spesa tutto sommato alla portata.
Ma cosa bisogna fare per poter accedere alla sperimentazione? Non basta altro che presentare la propria domanda attraverso l’area riservata del portale Gse alla quale si accede con lo Spid. Una volta compilato il questionario, al resto ci penserà direttamente Gse, che così evita al cittadino ulteriori pratiche burocratiche.