L’ISEE è un indicatore molto importante per poter accedere a moltissimi bonus. Più è basso e più può aiutare le persone ad ottenere dei benefici
Tenendo conto della situazione reddituale e patrimoniale non si può abbassare di molto, ma ci sono dei metodi legali che aiutano a sgonfiarlo un po’.
Siamo ormai prossimo all’anno e molte persone si sono già attivate per ottenere l’ISEE per il 2023. Averlo il prima possibile è un viatico importante per poter richiedere agevolazioni e benefici, a patto però che non presenti dei valori troppo elevati.
Per questo quando si consulta il proprio commercialista si tende sempre a chiedere di “farlo uscire più basso”. Chiaramente messa così si tratta di una pratica illecita. Al contempo però esistono dei metodi attraverso cui compiere questa operazione senza sfociare nel losco e nel proibito.
Per poter comprendere al meglio questa situazione bisogna prima capire come si calcola l’ISEE. Ad esempio per l’anno 2022 si tiene conto dei redditi e dei patrimoni del 2020. Quindi se in quel periodo si godeva di una certa prosperità, di certo non si può sperare di poter far scendere l’indice.
La possibilità più concreta è quella di richiedere l’ISEE corrente, ovvero un parametro che anziché tener conto dei redditi e dei patrimoni di due anni prima considera quelli dell’anno precedente. Si tratta di un atto lecito che può essere preso in considerazione se la situazione reddituale del 2021 è più svantaggiosa rispetto al 2020.
Un’altra via possibile è quella di intervenire sulla giacenza media dei conti correnti. Il contribuente può quindi procedere alla cointestazione del conto corrente. Così facendo l’ISEE di fatto si dimezza.
L’ultima spiaggia è cedere dei beni immobili in usufrutto, il che contribuisce a far diminuire l’importo. Probabilmente è la soluzione più complicata a cui molti contribuenti non si affidano facilmente.
Tutti gli altri escamotage che contemplano l’omissione di alcuni parametri o strategie simili sono del tutto illegali e possono essere puniti severamente se portati alla luce. Quindi, meglio affidarsi a ciò che lecito, in caso contrario non si può fare altro che prendere atto del proprio ISEE e regolarsi di conseguenza.
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