Gli aumenti sugli stipendi stanno per arrivare. Giorgia Meloni nelle vesti di Babbo Natale sta preparando aiuti per i lavoratori che fanno ben sperare nel futuro.
Un desiderio accomuna tutti i lavoratori, avere una retribuzione maggiore per poter affrontare con maggiore tranquillità l’inflazione.
La stella cadente esaurirà i desideri di tanti lavoratori che sperano in un futuro più ricco. Pian piano gli aiuti arriveranno, i soldi a disposizione non sono molti ma il Governo Meloni ha promesso di impegnarsi affinché l’Italia possa ripartire parlando di una Legge di Bilancio audace e coraggiosa. E cosa c’è di più audace che cercare di aumentare le retribuzioni degli italiani? Da anni si chiede un cambiamento, l’inserimento di un salario minimo e una diminuzione delle tasse che attualmente fanno crollare l’importo in busta paga – per non parlare dei lavoratori autonomi con Partita Iva – dal lordo al netto.
Un gradino per volta si spera che la scalata abbia inizio e noi vogliamo essere ottimisti, pensare che nel tempo la situazione migliorerà riuscendo ad arginare l’inflazione. Non è semplice vedere il bicchiere mezzo pieno se si guarda ai mutui, ai prezzi dei prodotti, alle bollette della luce. Ma dobbiamo cercare di focalizzarci anche sulle notizie positive sebbene minime e circoscritte a pochi.
Focalizziamo l’attenzione sui rinnovi dei contratti in settori molto importanti, principalmente quelli della sanità e della scuola. Tali rinnovi comporteranno aumenti in busta paga e l’erogazione di arretrati. Ciò significa un regalo di Natale oneroso che renderà felici tanti lavoratori. Dopo anni di estromissioni e tagli, dunque, la rotta si invertirà premiando chi assolve ruoli centrali nella società.
Ottime notizie, poi, anche per i lavoratori delle assicurazioni. L’accordo tra sindacati (Ulica, Snfia, Fisac, First Cisl e Fna) e Ania, Assicurazione nazionale delle imprese assicurative, sta per essere raggiunto e riguarda aumenti di stipendio nonché erogazione di arretrati per circa 47 mila cittadini.
Il rinnovo del contratto è sul piano di lavoro dal 2019. Dopo anni di trattative sembrerebbe intravedersi uno spiraglio di luce. I nuovi accordi, nello specifico, prevedrebbero un aumento delle retribuzioni tale da sostenere il tasso di inflazione raggiunto in questo 2022 ossia di circa 205 euro in più al mese. Inoltre, la trattativa dovrebbe garantire anche l’erogazione degli arretrati per un valore di circa 2 mila euro. Di questi 2 mila euro, 1.400 verrebbero versati direttamente in busta paga mentre i restanti 600 euro dovrebbero essere riconosciuti ai lavoratori come welfare aziendale.
Segnali di speranza, dunque, giungono dai comparti scuola, sanità e assicurazioni. Si spera sia solo l’inizio e che altre categorie di lavoratori possano finalmente ritrovare il sorriso.
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