In base ad un’analisi condotta su 107 principi attivi, è stata stilata la black list dei farmaci con effetti collaterali gravi.
Quando assumiamo farmaci pensiamo di farlo per il nostro bene, ma purtroppo non è sempre così.
In base ad un’indagine condotta da Prescrire, l’associazione indipendente che dal 2010, ogni anno, analizza il rapporto rischi-benefici dei medicinali, ci sono 107 principi attivi che è meglio non assumere.
In questo caso, quindi si tratta di farmaci che fanno più male che bene. L’indagine del 2023, rispetto a quella dello scorso anno, prevede delle novità con ben tre principi attivi che vanno ad aggiungersi alla blacklist.
Quali sono i farmaci da evitare? Fanno davvero così male alla salute?
Farmaci effetti collaterali gravi: l’indagine di Prescrire
Secondo un’indagine condotta dall’Associazione indipendente francese, che dal 2010 analizza i principi attivi contenuti all’interno dei farmaci presenti in commercio, ci sarebbero oltre 100 principi attivi che mettono a rischio la salute umana. Si tratta, dunque, di farmaci che invece di apportare benefici con la loro azione, danneggiano l’organismo umano con effetti collaterali gravi.
Rispetto alla lista dello scorso anno, nel 2022 si sono aggiunti altri tre principi attivi che secondo la Ong francese sarebbero caratterizzati da effetti collaterali decisamente troppo elevati rispetto ai benefici forniti.
Ci stiamo riferendo alle proteine delle arachidi, al roxadustat e alla tintura di oppio.
Le proteine delle arachidi altro non sono che la polvere di semi delle leguminose. Questo principio attivo è utilizzato per via orale, con lo scopo di contrastare l’allergia alle arachidi.
Secondo alcuni studi, infatti, l’assunzione di Palforzia (polvere delle arachidi) riuscirebbe a ridurre la frequenza e l’intensità delle reazioni allergiche nei soggetti affetti da tali allergia.
Purtroppo, però, sebbene i test effettuati in ospedale abbiano fornito risultati entusiasmanti è stato riscontrato un aumento della frequenza delle reazioni allergiche nella vita quotidiana dei pazienti ai quali viene somministrato il principio attivo. L’aumento delle reazioni allergiche è risultato talmente aggressivo che in alcuni casi è stato necessario procedere con la somministrazione di adrenalina.
Altri principi, altri effetti
Per quanto riguarda il roxadustat, ci stiamo riferendo al principio attivo utilizzato nei farmaci che curano l’anemia legata all’insufficienza renale cronica. Sebbene questo elemento non sia più efficace delle epoetine, un altro principio che serve a regolare l’anemia, si è riscontrato un aumento di mortalità tra i pazienti. In pratica, a parità di effetti positivi sul paziente si è registrato un elevato carico di effetti collaterali.
Infine, vi è la tintura di oppio, che generalmente viene utilizzata per contrastare i casi di dissenteria grave. Anche in questo caso, il farmaco non ha un effetto migliore rispetto alla loperamide (esempio Imodium). In compenso, il paziente è esposto al rischio di effetti collaterali gravi.
Chi vuole consultare la lista completa dei principi attivi chi secondo l’indagine condotta dall’ong francese sono più rischiosi che benefici, basta cliccare su questo link.