Il fermo amministrativo dei veicoli o di altri beni simili interviene in una situazione di debito insoluto, come sanzione amministrativa.
Consiste nel bloccare un veicolo, che però rimane nominalmente di proprietà del debitore che subisce la sanzione.
Il fermo amministrativo può avvenire in diverse situazioni, ma è comunque una misura che arriva soltanto ad uno stadio avanzato del sistema di riscossione dei debiti. In particolare può avvenire quando si ha a che fare con il fisco, e quindi con l’Agenzia delle Entrate. Nonostante questo il fermo può essere sia sospeso che rimosso e, in alcuni casi particolari, è anche possibile opporsi a questa sanzione.
Fermo amministrativo: di cosa si tratta
Il fermo amministrativo è una sanzione che si applica ad un veicolo o a beni simili in caso il proprietario abbia un debito insoluto. Spesso si applica ai casi di debiti con la pubblica amministrazione o tasse non pagate. Si arriva al fermo amministrativo di un veicolo soltanto dopo la scadenza non solo del debito, ma anche degli avvisi di pagamento.
Chi possiede un’auto sotto fermo amministrativo ad esempio, è completamente bloccato. Non può essere venduto e comprato, ma nemmeno distrutto. Sopra ogni cosa però non può essere utilizzato. Essere trovati alla guida di un mezzo sottoposto a questo tipo di provvedimento prevede una multa di 7.953 euro. C’è anche il rischio che il mezzo venga confiscato.
Esiste un solo modo sicuro per rimuovere il fermo amministrativo dal proprio veicolo, ed è quello di saldare il debito che lo ha causato. Muovendosi in fretta si possono evitare multe e conseguenze peggiori che possono arrivare fino ai pignoramenti.
Ricorsi, sospensioni e opposizione
Esiste un modo alternativo per sospendere un fermo amministrativo. Si tratta della richiesta di rateizzazione del debito. In questo caso, chiedendo all’Agenzia delle Entrate di poter pagare il proprio debito in più rate. Così facendo il fermo non viene annullato, ma soltanto sospeso. Fintanto che i pagamenti delle rate saranno regolari, l’auto fermata tornerà a completa disposizione del suo proprietario. Altra situazione in cui il fermo può essere sospeso è dimostrando che il veicolo sia strumentale. Per veicolo strumentale si intende una vettura necessaria per il sostentamento, ad esempio per recarsi sul posto di lavoro.
È anche possibile opporsi in toto al fermo della propria autovettura. L’opposizione al fermo ha però come unico scenario quello in cui la sanzione applicata sia eccessiva. I fermi amministrativi si possono attuare soltanto se i debiti superano gli 800 euro. Se per esempio, in caso la situazione debitoria risulti pari a questa cifra, il fermo abbia bloccato due automobili, il debitore può opporsi alla sanzione in quanto eccessiva. Per farlo bisogna segnalare la situazione al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico.
Ma come già detto, l’unico vero modo per liberarsi di un fermo amministrativo è quello di pagare il proprio debito. Una volta adempiuto ai propri doveri nei confronti del fisco, sarà possibile comunicare al Pubblico Registro Automobilistico la richiesta di cancellazione del fermo. Allegata a questa richiesta deve esserci la documentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’avvenuto pagamento del debito. Oltre a questo dovrà essere presentato il certificato di proprietà del veicolo oppure in alternativa il Foglio Complementare.