L’avevano acquistata per poche migliaia di euro: oggi sarebbero milionari

Una storia incredibile, di quelle che si fa fatica a immaginare, per cosi dire. Un epilogo inaspettato che ha stupito davvero tutti.

Il tutto nasce da un acquisto effettuato da una coppia. I due, affascinati da un particolare oggetto decidono di acquistarlo per una somma certo importante ma non altissima. Quello che succede dopo ha dell’incredibile. L’oggetto in questione insomma, si dimostra essere quello che nessuno avrebbe immaginato potesse essere. La valutazione, quindi è schizzata alle stelle.

La vicenda ha fatto molto parlare negli ultimi tempi per due motivi in particolare. Il primo sicuramente la fortuna della coppia nello scovare un vero e proprio capolavoro e pagarlo, realisticamente parlando, davvero pochissimo. Il secondo riguarda di certo il fatto che nessuno prima dell’acquisto si sia accorto che l’oggetto in questione valesse milioni.

Nello specifico parliamo di un’opera del grande Antonio Canova. La valutazione della stessa opera da brividi. Si parla di una cifra che gira intorno ai 10 milioni di euro. Quanto si è pagato per avere questa opera? Ben, si fa per dire, 6mila euro. Cosi come raccontato gli acquirenti erano rimasti letteralmente incantati dalla bellezza della stessa opera.

Letteralmente ipnotizzati dalle linee e dalle bellissime forme che la stessa opera presenta. La statua in questione era stata acquistata a un’asta per marmi da giardino 6mila euro, il prezzo pagato dalla coppia protagonista della vicenda per portarsi a casa l’oggetto in questione. Una cifra irrisoria alla luce dei fatti, senza alcuna ombra di dubbio.

Vent’anni ci sono voluti per scoprire che l’opera in questione è frutto del lavoro del grande maestro trevigiano Antonio Canova. Seguendo quanto riportato da numerosi canali web si proverà a ricostruire la storia di questo incredibile capolavoro che è arrivato all’improvviso nella vita dei protagonisti di questa incredibile storia per una cifra davvero irrisoria.

Commissionata nel 1819 e  realizzata per il Duca di Liverpool, fu una delle ultime opere di Canova. Alla morte del nobile inglese, suo fratello ereditò tutti i suoi ben compresa chiaramente la statua in questione. L’opera andò all’asta da Christie’s. La Maddalena Giacente, questo è il nome dell’opera quattro anni dopo figurò infatti tra i beni di proprietà di Lord Ward, conte di Dudley, che decise di esporla in Inghilterra.

L’avevano acquistata per poche migliaia di euro: La Maddalena Giacente

Alla morte di Lord Ward, i suoi beni passarono al figlio che dopo poco tempo vendette tutto per sopraggiunti problemi economici. A quel punto l’opera in questione finì nelle mani i Sir Herbert Smith, produttore di tappeti. A quel punto dello stesso oggetto si perdono le tracce fino al 1966, quando come ultima proprietaria certificata risulta essere Violet Van Der Elst. La statua fu acquistata nel 1938, dall’attivista contro la pena di morte senza conoscerne il vero valore.

L’opera, quindi, ricompare nel 2002 all’asta di marmi da giardino di cui si faceva riferimento in precedenza. L’ esperto d’arte Francis Outred ha confermato l’ipotesi che all’inizio appariva quasi come una sorta di suggestione. Antonio Canova è l’autore di questa fantastica scultura che praticamente da secoli gira l’Inghilterra senza mai trovare una stabile dimora.

Una vicenda davvero incredibile che mette in risalto, certo, la grande fortuna avuta dalla coppia inglese in questione. Vicenda che ha fatto storcere il naso anche a numerosi collezionisti d’opere d’arte che hanno realizzato quanta fortuna avesse avuto la stessa coppia nell’acquistare un’opera dal valore milionario per soli 6mila euro. Una storia davvero inimmaginabile, insomma.

Un’opera inseguita da numerosi proprietari nel corso degli anni che adesso sembra aver trovato una sorta di stabilità. Una situazione nuova, si potrebbe dire per la stessa statua. Pochi migliaia di euro per un’opera dal valore di circa 10 milioni di euro. Una sorpresa che ha di certo cambiato la vita dei due fortunati. Storie davvero incredibili.