Lo stralcio delle cartelle promesso dal Governo ci sarà ma con tempi diversi ed esclusioni importanti. Scopriamo cosa sta accadendo.
Dimenticate le notizie lette fino ad oggi. Il Governo ha deciso di variare i piani con riferimento alla rottamazione quater.
Solo pochi giorni fa si parlava di un imminente cancellazione delle cartelle esattoriali sotto i mille euro e della possibilità di rateizzare importi superiori senza dover pagare sanzioni e con interessi solo al 2%. Un quadro perfetto per i debitori che nel periodo tra i 2000 e il 2015 non hanno pagato imposte, multe e quant’altro. Un aiuto per coloro con cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate al 30 giugno 2022 data la possibilità di dilazionare i pagamenti fino a 18 rate, da luglio 2023 a novembre 2027. In più cancellando sanzioni e interessi. Una pace fiscale volta a risolvere i grandi problemi di un sistema che si è dimostrato poco efficiente. Basti pensare all’accumulo delle cartelle negli ultimi anni, ai milioni di euro non più richiedibili e alla confusione generale dilagante tra i contribuenti. E ora si aggiunge al caos altro caos con i cambiamenti dell’ultimo minuto.
La prima notizia per i debitori annuncia uno slittamento dell’inizio della rottamazione quater. Non scatterà, infatti, il 1° gennaio 2023 come previsto bensì il 31 marzo 2023. Lo stralcio, dunque, dovrà attendere ma questa è, come detto, solamente una parte della pace fiscale prevista dal Governo.
Tra le misure troviamo la richiesta della trasmissione da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione agli enti di riferimento dell’elenco delle quote annullate. Importante notizia per i debitori. Fino all’annullamento la riscossione sarà sospesa. Per quanto riguarda la rateizzazione, si conferma che l’importo non prevedrà interessi e verranno applicati sconti su sanzioni e interessi di mora. Ma sarà facoltà dei Comuni decidere di non seguire la direttiva governativa ed evitare la cancellazione delle cartelle esattoriali procedendo, dunque, con la riscossione delle somme dovute.
Oltre alla novità di concedere ai Comuni la facoltà di applicare o meno lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro, un accenno particolare alla questione “multe”. Secondo la Legge di Bilancio, lo stralcio non riguarderà multe per violazione del Codice della Strada e tributi locali. L’obiettivo è non gravare sulle amministrazioni comunali preoccupate per le conseguenze che la normativa potrebbe avere sulle casse locali. Considerando, però, che spesso i Comuni piazzano autovelox in punti strategici solo per spillare soldi ai cittadini o fanno multe di divieto di sosta quando non offrono adeguati parcheggi per coprire le necessità della popolazione ci chiediamo quanto sia giusta la decisione presa da Governo. Forse sarebbe stato preferibile concentrarsi su chi per anni non ha pagato il bollo auto e ora potrà evitare ogni pagamento.
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