La domotica applicata al risparmio. L’idea di Barilla funziona ma è solo dimostrativa. Per risparmiare sulla cottura della pasta basta… applicarsi.
Cucinare mantenendo il risparmio come parametro guida. Procedura non sempre semplice, per non dire quasi mai. Ma forse non è questione di oculatezza, quanto di dispositivi utilizzati.
Che poi questi siano o meno accessibili a tutti, è un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo. Fatto sta che la domotica intelligente potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella gestione dei consumi, se non nell’immediato, quantomeno in un prossimo futuro. La combinazione fra la cottura standard e i sensori integrati sui nostri dispositivi mobili potrebbe realmente portare a un risparmio sensibile in cucina, adattando alla tecnologia d’uso quotidiano la logica della cucina “passiva”. Ossia, la cottura senza gas acceso. Tutto grazie a una semplice connessione fra un dispositivo bluetooth e il nostro smartphone, iPhone o qualunque device utilizzato come strumento ordinario di comunicazione.
In questo senso, parecchia eco sta ottenendo un’iniziativa commerciale di Barilla. Un dispositivo bluetooth che permette di gestire la cottura senza sprecare gas nemmeno per un minuto. Sempre che colui o colei che lo utilizza sia abbastanza reattivo da ascoltare per tempo la notifica chiave. Si tratta di Passive Cooker, utile per collegare al nostro dispositivo un sensore che ci avvisa nel momento in cui la temperatura dell’acqua che bolle ha raggiunto il grado ottimale per consentirci il passaggio, appunto, alla cottura passiva. Ovvero, senza il fuoco acceso sotto la pentola. Uno di quei trucchi apparentemente poco decisivi ma in realtà in grado di fare la differenza.
Passive Cooker, il dispositivo Barilla per risparmiare sulla… pasta
Barilla è in realtà intervenuta in un dibattito piuttosto nutrito circa le strategie di risparmio in fase di cottura. Una branca del quale riguarda proprio lo spegnimento del gas sotto la pila dell’acqua mentre la pasta è in cottura. Secondo l’azienda leader del settore, tuttavia, un paio di minuti a fuoco acceso possono essere sufficienti. Nel senso che, anche spegnere il gas mentre l’acqua ancora bolle, non andrebbe a compromettere la cottura della nostra pasta. Quella Barilla o, presumibilmente, quella di qualsiasi altra marca. Anzi, la casa parmigiana ha fatto di più, costruendo un dispositivo di alert sulle fasi di cottura che, tuttavia, andrebbe a scontrarsi con i costi di produzione. Ma questo è un altro discorso. La dimostrazione di Barilla è puramente tecnica, tanto per mostrare come la procedura di cottura passiva sia tutt’altro che deleteria per la pasta.
Per quel che riguarda Passive Cooker, si tratta di un complesso di 5 file da stampare in 3D in formato STL in materiale biodegradabile, particolarmente resistente alle temperature più elevate (almeno 160 gradi). Un procedimento che, chiaramente, non può essere effettuato né in modo semplice (fai-da-te) né a buon mercato. Per quanto riguarda la programmazione, a ogni modo, il sistema è alimentato da Arduino Nano 33, con bluetooth integrato. Il collegamento avviene quindi tale sistema al proprio smartphone e permette di sapere in tempo reale se l’acqua sta bollendo o, semplicemente, se si stia riscaldando. Il funzionamento, in pratica, equivale a quello di un termometro alimentato da due batterie ministilo. Certo è che, per quanto le comodità della domotica siano appetibili, un po’ di applicazione basterà per ricordarsi di spegnere l’acqua dopo un paio di minuti di cottura.