Attenzione, diverse cialde e capsule di caffè sono state ritirate dagli scaffali per “rischio chimico”. Ecco cosa è stato trovato al loro interno.
Il Ministero della Salute ha di recente segnalato il ritiro, in via precauzionale, di questi lotti di cialde e capsule di caffè dagli scaffali. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Lavoro, famiglia, piccoli imprevisti quotidiani e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le cose da dover fare e che richiedono il nostro massimo impegno. Non crea stupore pertanto il fatto che possa capitare a tutti quanti di svolgere alcune attività comuni, come ad esempio fare la spesa, senza nemmeno rendersi conto di quello che si sta effettivamente acquistando.
Proprio in tale ambito, fortunatamente, giungono in nostro aiuto gli addetti ai lavori che provvedono a segnalare tempestivamente eventuali situazione problematiche. Ne è un chiaro esempio quanto si evince dal sito del Ministero della Salute, dove è stato segnalato il richiamo, in via precauzionale, dei lotti di queste cialde e capsule di caffè per “rischio chimico”. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Caffè ritirato dagli scaffali per “rischio chimico”: attenti a marca e lotto
Bevanda particolarmente amata, abbiamo già avuto modo di vedere quante tazzine di caffè si possono bere ogni giorno per non rischiare l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Sempre soffermandosi sul caffè, inoltre, si invita a prestare attenzione anche alle eventuali segnalazioni da parte del Ministero della Salute.
Proprio quest’ultimo, infatti, ha di recente reso noto il ritiro in via precauzionale di queste cialde e capsule di caffè dagli scaffali per “rischio chimico”. Ma di quali si tratta e soprattutto cosa è stato trovato al loro interno? Ebbene, stando a quanto si evince dal Ministero della Salute sul proprio portale sugli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, alla base di questo richiamo un “potenziale valore di ocratossina oltre il limite di legge“.
Entrando nei dettagli, le marche di capsule e cialde interessate sono le seguenti:
- Caffè Trombetta, capsule di arabica in confezioni da 10 x 5,5 grammi, numero di lotto 02AD07B.
- Caffè Consilia, cialde di arabica in confezione da 18 x 7 grammi, numero di lotto 01DD04B.
- Caffè Consilia, capsule di arabica in confezione da 16 x 7 grammi, lotti numero 01ND02B e 01ND03B.
- Caffè Zio d’America, capsule compatibili espresso arabica in confezione da 50 x 5,5 g, numero di lotto 02CD05B.
- Caffè Zio d’America, capsule compatibili espresso arabica in confezione da 10 x 5,5 grammi, numero di lotto 01CD07B.
“I consumatori che avessero acquistato confezioni appartenenti al lotto indicato“, si legge tra le avvertenze “sono pregati di riportarlo al punto di vendita“. Le capsule e cialde poc’anzi citate, è bene comunque sottolineare, sono state ritirate solo in via precauzionale, in attesa di ulteriori indagini. Si precisa, inoltre, che analoghi prodotti con lotto differente non sono oggetto di richiamo e possono essere tranquillamente consumati.