Cosa significa essere cattivi pagatori e quali conseguenze si dovranno accettare? Scopriamo la triste verità.
Diventare un cattivo pagatore comporta dei rischi da mettere in conto. Vediamo cosa significa far parte della lista nera.
Il periodo storico che stiamo attraversando è economicamente complicato per tante famiglie. Con l’inflazione e il costo della vita alle stelle riuscire a far quadrare tutti i conti sta diventando sempre più difficile. Mancano le risorse alla base di una vita agiata, degli stipendi o pensioni adeguate e l’aiuto dello Stato è circoscritto ed esiguo. Si attendono interventi efficaci per l’anno nuovo ma nel frattempo la lotta contro l’inflazione continua. I cittadini stanno diventando strateghi del risparmio ma non è facile essere Davide davanti non ad uno ma a dieci Golia. Tra bollette, spesa alimentare, tasse, rate del mutuo, affitto, assicurazione dell’auto, le uscite impazzano mentre le entrate sono sempre le stesse. Diventa, così, più facile risultare inadempiente nel pagamento di una o più rate di un finanziamento. La conseguenza è finire nella lista dei cattivi pagatori.
Vengono considerati dalle banche cattivi pagatori coloro che non pagano le rate di un finanziamento oppure le versano con molto ritardo. Il loro nome verrà inserito in una lista nera chiamata Sic, Sistema di Informazione Creditizia. Il malcapitato colpevole di insoluti, dunque, verrà tacciato di inadempienza e la documentazione relativa alla colpevolezza sarà a disposizione di tutti coloro che dovranno verificare la sua posizione debitoria.
Ciò significa che il cattivo pagatore non vedrà accordarsi alcun altro credito da un istituto perché questo prima di erogare un finanziamento verificherà la presenza o meno del richiedente nel Sic. Una volta accertato che si tratta di una persona colpevole di un insoluto rifiuterà la domanda di prestito per non rischiare di perdere i soldi erogati. La situazione, dunque, complica la vita del cattivo pagatore ma fortunatamente non si tratta di un inserimento nella lista definitivo.
Il cattivo pagatore rimarrà segnalato nel Sic per un determinato periodo di tempo. Nello specifico, la cancellazione del proprio nome dalla lista nera avverrà dopo aver saldato tutte le rate saltate rispettando alcune tempistiche. Si parla di dodici mesi in caso di due rate insolute, di 24 mesi per un numero di rate superiore a due corrisposte in ritardo e di 36 mesi per tutte le rate mai saldate regolarmente.
La cancellazione dovrebbe avvenire in automatico alla scadenza dei termini. Può succedere, però, che ciò non accada e il cittadino sarà così costretto a fare domanda di estromissione dalla lista nera all’ente che ne ha previsto l’iscrizione.
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