Occhio ai pagamenti in contante nel corso del 2023. Ecco cosa cambia e chi rischia, in determinati casi, di dover pagare delle multe.
Importanti cambiamenti in vista nel corso del 2023! A partire dal nuovo anno, infatti, si dovrà fare i conti con nuovi limiti per quanto concerne i pagamenti in contante. Ma cosa c’è da aspettarsi e soprattutto chi rischia di dover pagare le multe? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dalla spesa settimanale passando per le bollette delle utenze domestiche, fino ad arrivare alle varie necessità della vita quotidiana, sono davvero tante le volte in cui ci viene chiesto di mettere mano al portafoglio al fine di pagare i vari beni e servizi di nostro interesse.
Proprio soffermandosi sulle modalità di pagamento si invita a prestare attenzione ai contanti. A partire dal 2023, infatti, si dovrà fare i conti con nuovi limiti. Una nuova soglia da dover rispettare, onde evitare di incorrere in delle multe particolarmente pesanti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal prossimo anno si dovrà fare i conti con un nuovo limite per quanto concerne i pagamenti in contanti. Come previsto dalla Legge di Bilancio del governo guidato da Giorgia Meloni, infatti, la soglia a partire dal prossimo 1 gennaio 2023 sarà innalzata a cinque mila euro. Per l’esattezza a quota 4.999,99 euro.
Nel caso in cui si effettuino pagamenti di importo superiore a quello poc’anzi citato si dovrà fare i conti con delle pesanti multe. Entrando nei dettagli entrambi in contraenti dovranno pagare una multa da mille euro. L’importo della multa sale a cinque mila euro nel caso in cui l’importo della transazione superi quota 250 mila euro.
Ovviamente più alto è l’importo della transazione, maggiore sarà la sanzione da pagare. Ma non solo, è prevista una multa da tre mila a 15 mila euro per coloro che non comunicano la violazione del tetto. Quando il valore della transazione supera quota cinque mila euro, infatti, bisogna provvedere ad inviare apposita comunicazione al Fisco.
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