L’Area C è la zona a traffico limitato che include il centro di Milano. Comporta un pagamento in caso vi si voglia accedere.
Il fine di questa tariffa è impedire che il centro città diventi uno snodo di traffico, rendendolo invivibile per abitanti e turisti.
È una soluzione che è stata applicata in diverse città europee negli ultimi decenni, e che rappresenta però anche un buon introito per le casse comunali. Come per chiunque altro, anche per il Comune di Milano i prezzi sono aumentati negli ultimi mesi e quindi la ricerca di nuove fonti di denaro è continua. Dopo l’aumento del costo dei biglietti della metro, potrebbe toccare proprio all’Area C.
Le zone a traffico limitato nelle grandi città hanno molteplici fini. Prima di tutto riducono la quantità di veicoli, riconsegnando le strade, spesso di origine antica, ai loro utilizzatori originali: i pedoni. Partendo da questo effetto primario se ne ottengono altri “collaterali”, come la riduzione dell’inquinamento acustico ed ambientale l’aumento della sicurezza, quello del valore delle abitazioni e il giro d’affari degli esercenti.
A Milano esistono due zone a traffico limitato principali, l’Area C e la meno conosciuta Area B. La prima è racchiusa nella cerchia delle Mura Spagnole, la cinta muraria bastionata ormai scomparsa edificata nel 1560, nella quale si aprivano le “porte” che spesso ora danno il nome ad alcune zone del capoluogo lombardo, come Porta Romana o Porta Nuova. È chiusa a buona parte dei veicoli a motore, tranne rare eccezioni, ogni giorno.
L’Area B è invece molto più estesa, e copre un territorio che dall’Area C arriva fino alla periferia della città. È molto meno stringente dell’altra ZTL, non è sempre attiva anche quando lo è restringe l’accesso soltanto a determinati tipi di veicoli. Rimane attiva dalle 7:00 alle 19:30 dei giorni feriali, e impedisce l’accesso gratuito ai veicoli benzina fino ad Euro 2 e Diesel fino a Euro 4 ed Euro 5.
L’Area C non è però una ZTL totale, non comportano cioè un divieto assoluto di circolazione. Al contrario per accedervi anche con veicoli che in teoria non sarebbero ammessi, è sufficiente pagare un ticket. Al contrario l’Area B non prevede pagamenti o vie di mezzo, l’accesso o è consentito o è vietato. Gli ingressi sono controllati da videocamere che sorvegliano i varchi e che registrano il passaggio di tutti i veicoli. In caso non si sia pagato il ticket di ingresso o non si sia autorizzati, si sarà soggetti ad una sanzione amministrativa.
Dal 2023 però il Comune di Milano avrebbe deciso di aumentare le tariffe per gli ingressi in Area C. Attualmente l’entrata giornaliera nel centro del capoluogo lombardo costa 5 euro. Palazzo Marino starebbe però valutando due diverse opzioni di aumento. La prima sarebbe di portare la tariffa giornaliera a 7,50 euro, mentre la seconda sarebbe un raddoppio netto del prezzo del ticket, che arriverebbe quindi a 10 euro.
Il Comune sarebbe impegnato in una netta riduzione del traffico, tanto che vorrebbe limitare anche i pass parcheggio ad uno solo per nucleo familiare. Al contempo però ci potrebbe essere un aumento dei prezzi dei mezzi pubblici, dagli attuali 2 euro a biglietto urbano a 2,20 euro, un +10% dovuto anche al picco dei prezzi dell’energia.
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