L’Italia ha già varato dei provvedimenti per i voli provenienti dalla Cina così come alcuni paesi asiatici. Adesso anche il resto d’Europa e gli Stati Uniti si stanno cautelando
La nuova ondata di covid in Cina sta tenendo in allerta tutto il mondo visti i precedenti ben poco benauguranti. Ecco i possibili scenari.
La situazione della Cina inizia a diventare preoccupante anche nel resto del mondo. Gli aumenti dei casi covid nel paese asiatico hanno portato molte nazioni a prendere dei provvedimenti per tutelarsi.
L’Italia dal canto suo ha già preso le sue precauzioni, così come i paesi asiatici che sono vicini al suolo cinese. La sensazione e che anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti possa avvenire qualcosa di simile. Vediamo i possibili scenari.
Cina: quali sono i provvedimenti che ha preso l’Italia e cosa potrebbe accadere nel resto d’Europa e negli Stati Uniti
Partendo dal Bel Paese, con la fine delle limitazioni si prevede un aumento dell’afflusso di viaggiatori provenienti dalla Cina negli scali di tutto il mondo. Gli aeroporti italiani (Malpensa e Fiumicino su tutti) si stanno già attrezzando. Infatti è stata sancita l’obbligatorietà del test per chi giunge dalla Cina.
La comunicazione è arrivata proprio dal ministro della Salute, Orazio Schillaci: “Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana”.
Anche l’India e il Giappone hanno intrapreso strade simili visto che dalla loro parti i voli provenienti dalla Cina sono di gran lunga più frequenti. La Commissione Europea per ora è meno allarmista visto che la variante con cui il governo cinese sta facendo i conti in questa fase è già arrivata in Europa senza però diventare dominante.
Da Bruxelles hanno fatto sapere che non sono previsti provvedimenti allo stato attuale ma che la situazione sarò costantemente monitorata. Un po’ più dura è la posizione degli Stati Uniti che sta ponderando di ripristinare le limitazioni nei confronti della Cina così come avveniva nelle prime fasi della pandemia.