Andiamo a scoprire tutti i possibili bonus disoccupati 2023 dedicati a coloro che hanno interrotto in maniera involontaria il rapporto di lavoro
Molti cittadini sono in attesa di novità per capire come sopperire per qualche tempo alla mancanza di un impiego. Ecco tutte le novità in merito.
I rincari energetici che stanno falcidiando l’Italia da inizio anno non sono altro che la punta di un iceberg ben più grosso di ciò che si pensa. In momenti di questo tipo il primo settore a pagare dazio è quello produttivo e a catena quello sociale.
Infatti molte aziende già tartassate dal covid, con questa seconda mazzata sono state costrette a chiudere o comunque a tagliare il personale. Un trend che ha messo in ginocchio molte famiglie divenute ancora più povere.
Molte persone sono precipitate in una condizione quasi perenne di disoccupazione che in qualche caso può essere tamponata con l’indennità di disoccupazione, meglio nota come la Naspi.
Viene erogata dall’Inps ai lavoratori subordinati e può essere richiesta già all’ottavo giorno successivo alla cessazione involontaria del rapporto di lavoro. La sua durata è legata al contratto di lavoro della categoria di provenienza, mentre l‘assegno mensile per i primi sei mesi è pari al 75% della media delle buste paga negli ultimi quattro anni. In seguito l’importo viene ridotto al 3% della quota del precedente mese.
La seconda misura che può aiutare le persone che versano in condizione di disoccupazione è naturalmente il Reddito di Cittadinanza, che dal 1 gennaio 2023 cambierà radicalmente rispetto a come era concepito fino a questo momento. Clicca qui per conoscere tutti i cambiamenti relativi all’ormai noto ammortizzatore sociale.
Al RDC si può cumulare la richiesta dell’Assegno Unico e universale qualora si abbiano a carico figli entro i 21 anni o figli disabili (in questo caso non c’è nessun vincolo anagrafico). Se l’ISEE è sotto i 15mila euro annui si può ottenere un assegno mensile di 175 euro. Qualora sia ricompreso entro i 7120,399 è possibile avere l’accredito bimestrale di 80 euro richiedendo la Carta Acquisti Inps.
Dunque, qualche possibilità c’è, ma per forza di cose non ci si può crogiolare su di esse per lungo tempo. Contestualmente è bene ricercare un un nuovo impiego. A tal proposito, ecco una delle ultime novità lavorative.
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