Quali sono le tradizioni di Capodanno immancabili per sperare in un 2023 fortunato e sereno? Lenticchie e non solo, un viaggio da nord a sud Italia.
Ci siamo, allo scoccare della mezzanotte arriverà il 2023. Tanti sogni per il nuovo anno, per realizzarli non dimentichiamo queste tradizioni da rispettare.
“Non ci credo ma lo faccio lo stesso”, questo lo spirito che accomuna gli italiani nell’ultimo giorno dell’anno. Siamo noi artefici del nostro destino ma credere che un pizzico di fortuna in più possa arrivare seguendo le tradizioni non fa male a nessuno. E di fortuna ne abbiamo tutti un gran bisogno per passare un anno migliore del precedente. La speranza è che il 2023 non ci deluda e possa riportare quella serenità tanto attesa nelle vite di tutti noi. Un augurio che si alzerà forte alla mezzanotte insieme ai fuochi d’artificio e ai tappi dello spumante. Per aumentare le aspettative, però, bisognerà allontanare ogni razionalità e cedere ad un pizzico di scaramanzia. Le tradizioni vanno rispettate e chi siamo noi per deludere o rinnegare la nostra cultura? Siamo pronti per conoscere “i riti” di passaggio dal 2022 al 2023 che ci dovrebbero donare fortuna nei prossimi dodici mesi.
Le tradizioni di Capodanno irrinunciabili
Iniziamo dalla più classica delle tradizioni, imbastire la tavola con cotechino e lenticchie. Attenzione, però, forse non tutti sanno che per chiamare a sé la fortuna occorrerà mangiarli con le mani! Restando in ambito culinario non devono mancare uva, frutta rossa, melagrani. Il tutto con un centrotavola caratterizzato da una candela rossa.
Contro la malasorte, poi, immancabile è il peperoncino rosso. Tradizione napoletana che accompagna la notte di San Silvestro, è considerata un vero talismano per scacciare il malocchio. Rimanendo a Napoli, il peperoncino porterà una sorte migliore se affiancato ad altri talismani come i ciondoli con Pulcinella. Continuiamo spostandoci su un altro dettaglio della notte di Capodanno. Sarà un anno fortunato se si indosserà intimo rosso. Secondo la tradizione, infatti, sarà preludio di notti passionali e d’amore per tutto l’anno nuovo.
Fortuna e ancora fortuna
Un riferimento più approfondito spetta alla melagrana e all’uva. Quest’ultima è simbolo di abbondanza. La melagrana, invece, essendo una pianta sacra a Giunone e Venere, è simbolo di fertilità e ricchezza. Ottime da regalare, dunque, ai padroni di casa. Un cesto della fortuna dovrebbe contenere anche frutta secca, augurio di prosperità e buon auspicio contro la cattiva sorte. E poi c’è il dattero, un frutto che tradizione vuole si conservi il nocciolo del primo mangiato come portafortuna per il nuovo anno.
Una vecchia tradizione ormai in disuso riguarda il lancio dalla finestra di cocci e oggetti vecchi per liberarsi dei problemi e delle negatività. Per questioni ambientali e di sicurezza è bene evitare di rispettare questa tradizione o quanto meno di rispettarla in piccolo recuperando poi l’oggetto lanciato per buttarlo in modo… tradizionale.
E infine, non dimenticate di uscire di casa con dei soldi in tasca il primo gennaio. Attirano buona sorte e denaro in abbondanza.