Lo Stato ha stanziato 13,5 milioni per la sicurezza stradale dei pedoni nelle città, tra le vittime più numerose degli incidenti.
Ogni anno in Italia muoiono decine di pedoni in incidenti stradali, concentrati soprattutto nei grandi centri urbani molto trafficati.
I pedoni sono i più deboli sulle strade, e la loro sicurezza deve essere protetta con interventi mirati. Il governo in un vertice tra i ministri dei Trasporti, dell’Interno e dell’Istruzione ha deciso di aumentare le Zone 30 e destinare a diverse città italiane i fondi per rendere i centri cittadini più sicuri e vivibili per chi percorre le strade a piedi. Ecco quali comuni riceveranno più soldi e come potranno essere spesi.
Nonostante siano in costante diminuzione da anni, gli incidenti stradali fanno ancora moltissime vittime in Italia. I più a rischio sono però coloro che non guidano nessun mezzo: i pedoni. La loro situazione di debolezza può essere mitigata soltanto in parte da comportamenti attenti dei pedoni stessi, e la loro sicurezza è demandata al rispetto delle regole e all’attenzione di automobilisti e ciclisti.
Per questa ragione sono necessari interventi che ne proteggano la vita sulla strada, rallentando l’andamento dei mezzi e permettendo attraversamenti sicuri. Nel 2021 in Italia sono morti 86 pedoni in incidenti stradali e 5766 sono rimasti feriti. I dati più recenti e non influenzati dalla pandemia sono riportati da Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia), e riportano un quadro critico. In Italia muore un pedone ogni 34 ore per incidente stradale, 22 al mese.
Prevenire queste morti significa anche rendere le città più vivibili. Gli incidenti stradali che coinvolgono i pedoni avvengono infatti in maggioranza nei centri abitati, dove attraversamenti e zone pedonali sono più comuni. Questo però si scontra con chi abitualmente guida un’auto in città, dato che spesso gli interventi a favore dei pedoni sono volti a rallentare le vetture per renderle meno pericolose.
Il Governo Meloni, per iniziativa dei ministri Salvini, Valditara e Piantedosi rispettivamente titolari dei dicasteri dei Trasporti, dell’Interno e dell’Istruzione, hanno deciso di stanziare 13,5 milioni di euro da assegnare ai comuni perché aumentino la sicurezza dei pedoni. Un’iniziativa del governo centrale in questa materia è infatti poco utile, mentre gli enti locali possono agire direttamente sulle zone che ritengono più pericolose per i pedoni.
I fondi saranno destinati a realizzare infrastrutture di sicurezza pedonale. Le Zone 30 sono in cima alla lista: le aree in cui le auto possono viaggiare solo a 30 chilometri orari stanno riscuotendo molto successo in Europa, tanto che alcuni centri urbani stanno sviluppando una politica di Città 30, in cui l’intero centro cittadino abbia una velocità limitate. Quando questo non basta però i comuni potranno ricorrere a dossi, attraversamenti rialzati e semaforici e salvagente.
Le città che riceveranno i fondi sono Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina e Catania. La capitale si è vista assegnare ben 4,2 milioni di euro, seguita da Milano con 2,3 milioni e Torino con 1,1 milioni. Nel vertice che ha deciso per questi stanziamenti si è anche discusso di nuove regole per i monopattini elettrici e della possibile introduzione dell’obbligo di targhe e assicurazione per questi mezzi.
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