Il calo insegnanti Lombardia è da sempre un problema ma stavolta è vicino il punto di non ritorno. I dati sono piuttosto emblematici in tal senso
Sono moltissimi gli insegnanti che a settembre andranno in pensione, ma di fatto le forze fresche latitano e ciò è una vera e propria grana per il sistema scolastico della regione.
In Lombardia scatta ufficialmente l’allarme insegnanti. La Flc Cgil Lombardia ha apertamente dichiarato la mancanza degli insegnanti per quanto concerne la scuola elementare.
Quello della carenza dei maestri e dei professori nella regione situata nel nord Italia è da sempre un problema. Mai quanto stavolta però sembra essere arrivato all’apice. I numeri parlano chiaro e di certo non lasciano dormire sonni tranquilli in vista del futuro.
Calo insegnanti Lombardia: i numeri “inquietanti” di un ricambio che non esiste
A fronte di circa 1144 insegnanti che dovrebbero andare in pensione a settembre ci sono appena 95 colleghi presenti nella graduatoria dell’ultimo concorso ordinario. Un rapporto decisamente impari.
Per questo urgono delle soluzioni per consentire all’intero comparto scolastico regionale di non andare in affanno e di poter proseguire senza problemi con le attività didattiche. A tal proposito il segretario del sindacato Tobia Sertori in una dichiarazione rilasciato a “Repubblica” ha suggerito l’utilizzo di un metodo già utilizzato per le scuole medie e superiori.
In pratica i docenti di prima fascia delle graduatorie per le supplenze (Gps) che sono laureati in Scienze della formazione e abilitati all’insegnamento possono entrare in ruolo al termine di un anno di formazione e dopo aver superato una prova finale.
Essendo quello dei supplenti un problema che ha radici profonde, il sindacato ritiene che sia fondamentale agire in anticipo ed evitare ulteriori criticità in vista di settembre, che si preannuncia già bello rovente. Lo stesso Sertori ha fatto leva propria sulla capacità di prendere delle contromisure preventive. D’altronde una sproporzione del genere rischia di creare degli scompensi di non poco conto.
Chi ci rimette di più in questa situazione sono proprio i bambini delle scuole elementari. Vista la delicata fase hanno bisogno di essere seguiti con un’attenzione maggiore. Per loro sono gli anni fondamentali per quanto concerne la formazione scolastica.