Non c’è più scampo ormai alla truffa. Gli italiani in qualche modo dovranno rassegnarsi, il pericolo è persistente.
Gli ultimi fatti di cronaca, riguardanti il mondo della truffa ci rendono sempre più consapevoli del fatto che in questo preciso momento storico la truffa rappresenta, sia sul web che in quella che è di fatto la vita reale, uno dei rischi più concreti per il cittadino. Al centro di tutto, forse, l’indecisione nel saper riconoscere determinate dinamica. Sul web, spesso il tutto diventa ancora più complicato.
In linea di massima, insomma, si è ben consapevoli di ciò che potrebbe capitarci, ma spesso, anzi quasi sempre non siamo minimamente organizzati, in quanto utenti, cittadini, a prendere in mano la situazione qualora ci si dovesse ritrovare al centro di una situazione più che mai scomoda. L’indecisione, l’insicurezza, l’impossibilità di saper gestire nel migliore dei modi la situazione, rischia di portare il tutto verso una situazione davvero complessa.
Per quel che riguarda il web, cosi come anticipato, spesso si ha la sensazione di potersela cavare. I cittadini in questo senso, pensano per l’appunto di aver recepito quelli che sono i segnali potenzialmente negativi, salvo poi accorgersi di non avere abbastanza strumenti per saperli sempre scorgerli. Nella maggior parte dei casi il raggiro sul web avviene quasi sempre seguendo una sorta di continua logica. Un ritornello instancabile per i truffatori.
Cosi come anticipato, nella maggior parte delle situazioni ci si ritroverà di fronte sempre allo stesso impianto truffaldino. Nel caso specifico parliamo di un messaggio particolarmente eclatante, plateale. Il tutto è utile al malintenzionato per catalizzare al massimo l’attenzione di chi legge sul contenuto in questione, al di la di quelle che poi possono essere riscontrate come reali e concrete intenzioni di fondo di chi, di fatto, scrive.
Correlato allo stesso messaggio in questione troviamo, in ogni caso un link. Questo servirà allo stesso malintenzionato a guidare la potenziale vittima verso la sua stessa rovina. Il tema centrale offerto da questo genere di messaggi riguarda quasi sempre la promessa di un premio, di un qualche oggetto di valore. Uno smartphone nella maggior parte dei casi, ma anche sconti, buoni acquisti, e vantaggi di ogni genere. Tutto pur di essere considerati.
Non mancano però, per gli stessi truffatori soluzioni che spesso si rivelano, purtroppo per i destinatari assolutamente geniali. Non più l’oggetto da ricevere e la scusa delle spese di spedizione da pagare, utilizzando il link e guidando quindi l’utente attraverso una pagina fake per rubare credenziali bancarie e informazioni altrettanto provate. Non solo quello insomma, ma ben altro. Ci si inventa, ad esempio la problematica di natura bancaria e non solo.
Conto corrente bloccato, SPID inutilizzabile, account Agenzia delle Entrate disabilitato e cosi via. Si utilizza, insomma, il nome di una azienda rinomata o di un ente statale che possa in qualche modo far sembrare tutto verso per portare a termine un piano subdolo e ben orchestrato contro la sicurezza stessa di migliaia a migliaia di cittadini. In questo senso i malintenzionati hanno davvero compiuto passi da gigante, ma anche in questo caso, purtroppo, non è tutto.
Truffa, lasciate perdere il pacco, puntano ai vostri soldi: attenzione alla giacenza fittizia
Uno dei casi che ha messo in allarme negli ultimi giorni migliaia e migliaia di cittadini ha uno nome ben specifico. Parliamo della truffa del pacco in giacenza, cosi definita. La Polizia Postale annuncia quanto di recente questa dinamica sia tornata fortemente di moda. Un finto pacco in giacenza, per l’appunto, la richiesta del pagamento di spese di spedizione per rispedirlo di nuovo al destinatario legittimo e la truffa è di fatto compiuta. Niente di più semplice per i malintenzionati.
Il link immancabile chiaramente funge da esca. Collegamento perfetto tra truffatore e truffato. Numerose le associazioni dei consumatori che in questi giorni chiedono maggiori tutele per i cittadini. Su tutte Adusbeff. L’avvocato Floro Bisello, Segretario nazionale della stessa associazione ha infatti dichiarato: “In questi giorni di feste in cui la gente aspetta pacchi regalo a casa. I casi si sono moltiplicati. Parliamo di casalinghe – continua – imprenditori, studenti o pensionati, ma anche di coloro che hanno una certa dimestichezza con i mezzi informatici”.