Allarme hacker, in questo modo i cyber criminali russi, e non solo, possono prendere di mira i nostri conti e dati sensibili. Ecco cosa sta succedendo.
I cyber criminali, purtroppo, non si fermano mai. Anzi alcuni hacker russi, e non solo, avrebbero messo gli occhi su dei nuovi strumenti grazie ai quali poter mettere in atto i propri piani. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dalle e-mail, passando per i social fino ad arrivare alle varie app, sono davvero tanti i servizi web a nostra disposizione, che ci consentono di comunicare con chiunque e in qualsiasi momento, anche se fisicamente molto distanti da noi. Oltre agli innumerevoli vantaggi, però, è importante stare attenti alle possibili insidie.
Diversi purtroppo, sono i tentativi di truffa online attraverso cui dei malintenzionati cercano di far cadere nella trappola il malcapitato di turno. Sempre in tale ambito, purtroppo, le pessime notizie sembrano non finire mai.
Alcuni hacker russi, e non solo, avrebbero messo gli occhi su dei nuovi strumenti grazie ai quali poter mettere in atto i propri piani cyber criminali. Ma di quali si tratta e cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Lo scorso anno OpenAI ha rilasciato ChatGpt. Quest’ultima è una piattaforma basata su intelligenza artificiale che consente di porre delle domande e ottenere delle risposte, anche particolarmente complesse. Una funzionalità indubbiamente importante, che sembra aver attirato l’attenzione anche, e purtroppo, degli hacker.
Stando a quanto rivelato dagli esperti della società di sicurezza informatica Check Point Research, infatti, tale strumento è stato già utilizzato da alcuni hacker per creare minacce e virus.
Entrando nei dettagli è stato scoperto che alcuni malintenzionati avrebbero utilizzato ChatGpt per creare dei virus in grado di cercare nei computer dei determinati file. Quest’ultimi possono essere copiati e trasferiti a server esterni. Il tutto può avvenire, ad esempio, attraverso l’invio di e-mail di phishing e malware.
A tal proposito Sergey Shykevich, Threat Intelligence Group Manager di Check Point Software Technologies, così come riportato su Techradar, ha dichiarato:
“Non è così difficile aggirare le misure di restrizione di OpenAI per determinati Paesi in modo da accedere a ChatGPT. In questo momento, stiamo vedendo hacker russi che stanno già discutendo di come superare il geofencing per utilizzare ChatGPT per i loro scopi”.
Per poi aggiungere: “Riteniamo che questi hacker stiano cercando di sfruttare ChatGPT per le loro operazioni criminali quotidiane. Gli hacker sono sempre più interessati a ChatGPT, poiché la tecnologia AI che vi sta dietro può renderli più efficienti dal punto di vista dei costi”.
Una tecnologia, come è facile immaginare, che non desta solo l’attenzione degli hacker russi, ma anche di altri Paesi. Occhio, quindi, tutte le volte che utilizzate un servizio web, perché purtroppo il rischio di cadere nella trappola è sempre dietro l’angolo.
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