Si va verso una decisione senza precedenti per quanto concerne l’eccesso di velocità. In arrivo un inasprimento delle regole con conseguenze drastiche
L’idea è in fase di valutazione in Austria dove il governo vuole garantire la massima sicurezza in strada evitando così pericolosi incidenti.
La sicurezza stradale è una tema sempre attuale. Purtroppo nonostante le precauzioni prese negli anni non si riesce a garantire al 100%. In tutta Europa le discussioni sono all’ordine del giorno, ma nonostante l’installazione degli autovelox e l’inasprimento delle sanzioni il problema resta.
Per questo il governo austriaco sta ponderando una soluzione senza precedenti che seppur possa sembrare un po’ troppo rigida potrebbe aiutare e non poco ad evitare spiacevoli e deleteri incidenti.
Eccesso di velocità: la rivoluzionaria idea del governo austriaco per tutelare la sicurezza degli automobilisti
In un paese dove il regime in tal senso è già piuttosto rigido, l’attuale Ministro dei Trasporti Leonore Gewessler sta valutando una misura ancor più severa per mettere fuorigioco gli spericolati della strada.
Il provvedimento al vaglio consiste nella confisca e rivendita all’asta del mezzo del trasgressore. In poche parole si priverebbe l’automobilista di un bene che gli appartiene e per cui ha fatto un investimento. Gewessler ha commentato così la possibile introduzione: “Si tratta di una misura dura ma necessaria”.
Nello specifico chi viene sorpreso a guidare a 60 km/h sopra il limite consentito in città (ovvero 50 km/h) oppure oltre i 70 rispetto al limite autostradale (130 km/h) si vedrà sequestrare il veicolo per due settimane.
I recidivi e coloro che anche alla prima infrazione supereranno il limite in città di 80 km/h e di 90 km/h su autostrade o extraurbane, saranno soggetti alla confisca immediata dell’auto che sarà poi rivenduta all’asta.
Anche in questo caso il ministro ha commentato, lanciando anche una frecciatina: “Chi non più la macchina o la moto non può più esagerare”. Al momento però il tutto resta nell’ambito delle proposte che però il governo austriaco è intenzionato ad approvare al più presto. D’altronde in altri paesi ha avuto un gran successo visto che va al colpire le persone “dove fa più male”.
In Italia invece sul tema non ci sono novità di rilievo al momento. Magari una volta che l’Austria varerà questa disposizione si potrebbe prendere come spunto per crearne una propria.