Evitare la morte è possibile, il Ministero della Salute svela un’inquietante verità che deve far riflettere ognuno di noi.
Il 60% delle morti si sarebbero potute evitare semplicemente mettendo in pratica degli accorgimenti. Che sia da monito per tutti.
Il Ministero della Salute ha riportato come 6 morti su 10 non erano necessariamente scritte nel destino. C’è chi pensa che quando la propria ora arriverà non ci sarà nulla da fare eppure sembrerebbe che siamo noi a determinare un arrivo precoce del fatidico momento. La morte non è quella fatalità a cui tutti siamo destinati o almeno non sempre. In più del 50% dei casi sono le persone stesse responsabili dalla dipartita prima del tempo. Una verità inaspettata, che deve far riflette su quanto la propria vita sia sana e vada nella giusta direzione. Ad affrontare la tematica la relazione sullo Stato Sanitario dell’Italia che periodicamente viene redatta dal Ministero della Salute. L’ultimo report fa riferimento al periodo 2017/2021, anni caratterizzati dal Covid e da un cambiamento nelle vite di ognuno di noi.
La relazione citata affronta diverse tematiche. Come detto sono stati studiati il 2020 e il 2021, anni della pandemia da Coronavirus. La speranza di vita è diminuita a causa del Covid scendendo da 81,1 anni a 79,8 per gli uomini e da 85,4 a 84,5 anni per le donne tra il 2019 e il 2020. Nel 2021, però, si è registrato un nuovo miglioramento, attestandosi sugli 80,1 anni per gli uomini e 84,7 anni per le donne.
Un’inquietante verità emersa dal report è la maggiore rinuncia alle cure dopo gli anni di pandemia. A monte due diversi motivi. La prima causa è la lunga attesa per una visita specialistica e ha interessato 2 milioni di persone. La seconda riguarda le difficoltà economiche in cui versano tante persone. Non avendo soldi non possono affrontare onerose spese per sottoporsi a visite specialistiche o esami approfonditi. Parliamo di 4 milioni di persone tra i 45 e i 64 anni. Tutto questo si traduce in una mancata prevenzione e diagnosi precoce di una malattia con le conseguenze che noi tutti ben conosciamo.
Se è morto è perché era giunta la sua ora. Non è sempre vero. Molte morti – 6 su 10 – si sarebbero potute evitare secondo il Ministero della Salute. Il 60% di chi muore sarebbe potuto essere ancora vivo. Il dato è inquietante perché sbatte in faccia a tutti noi una verità che fa riflettere.
L’anno di riferimento è il 2019 ma la stessa conclusione riguarda anche gli anni successivi. In quell’anno, nello specifico, 96.400 persone sono decedute per cause evitabili. Persone di età inferiore ai 75 anni, un’età inferiore alle aspettative di vita. Lo studio riporta, poi, gli uomini come più indifferenti alle cure. Sono 60.987 i decessi evitabili degli uomini e 35.413 quelli delle donne.
Tutto a causa dello stile di vita scelto, della bassa attenzione alla salute e all’alimentazione corretta. Fumo, alcool, sedentarietà, cattiva alimentazione sono cause di morte evitabili. Gli abusi portano ad una morte prematura e non c’è nessun destino a metterci la mano, siamo noi con le nostre scelte a delineare il futuro e ad incidere sul momento della dipartita.
Prevenzione, infine, è la parola chiave per poter prendere in tempo una malattia potenzialmente mortale. Mai sottovalutare i sintomi o le sensazioni, bastano pochi accorgimenti per evitare che un tumore si diffonda in metastasi o ridurre il rischio di un infarto. La nostra vita, dunque, è anche nelle nostre mani e sta a noi difenderla.
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