Occhio ai negozi duty free, fare shopping in aeroporto permette davvero di risparmiare? Ebbene, la risposta non è scontata.
Negozi che si trovano soltanto in determinati posti, come gli aeroporti, sono in molti a chiedersi se fare acquisti presso dei duty free sia davvero conveniente, oppure no. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal Covid fino ad arrivare all’aumento generale dei prezzi, sono tanti purtroppo i fattori che hanno un impatto non indifferente sulle nostre tasche, finendo così per ridurre il nostro potere di acquisto. Ne è una chiara dimostrazione il caro energia, che porta sempre più famiglie a voler conoscere delle soluzioni per contrastare il caro bollette e ridurre i consumi elettrici e di gas.
Sempre soffermandosi sul tema risparmi, inoltre, sono in molti a chiedersi se davvero fare acquisti presso i negozi duty free in aeroporto sia conveniente oppure no. Ma non solo, in caso di risposta affermativa, per quale motivo e soprattutto dove conviene fare shopping? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Con il termine duty free shop, o semplicemente duty free, si fa riferimento ai negozi che in genere si trovano in zone franche come aeroporti, navi da crociera, scuole militari o particolari zone geografico – amministrative. Qui il costo dei prodotti risulta essere particolarmente conveniente perché in tali negozi non vengono applicate le imposte locali o statali.
Ma non solo, ad attirare l’attenzione è la presenza di prodotti che di solito non si trovano nei negozi in cui ci rechiamo abitualmente. Ma davvero fare shopping in aeroporto presso i negozi duty free consente di risparmiare? Ebbene, bisogna sapere che non è sempre così. Vi sono, infatti, alcuni prodotti il cui costo non è più basso rispetto ai prezzi che troviamo al di fuori dall’aeroporto. Se tutto questo non bastasse, bisogna stare attenti a non esagerare.
Nel caso in cui si acquistino tanti prodotti, infatti, si può finire per creare il sospetto che in realtà non siano prodotti per sé stessi. In tale circostanza, infatti, si potrebbe pensare che i prodotti vengono acquistati a prezzi più bassi per poi essere rivenduti. Tra i limiti da rispettare ad esempio si annoverano 800 sigarette, un kg di tabacco e dieci litri di bevande alcoliche, con tasso di alcool maggiore di 22°.
Alla base di questi prezzi competitivi, come già detto, il fatto che si tratti di prodotti che vengono venduti senza l’applicazione di tasse. Entrando nei dettagli interesserà sapere che in alcuni aeroporti è possibile risparmiare più che in altri. Tra questi si annoverano l’aeroporto di Chek Lap Lok di Hong Kong, quello di Chhatrapati Shivaji di Mumbai, ma anche il Terminal 5 di Heathrow a Londra e il Terminal 2 al Charles de Gaulle di Parigi.
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