Con l’anno nuovo cambia anche l’Assegno Unico. Il sussidio per le famiglie con figli è stato rimodulato e da febbraio si vedranno le prime novità.
Le modifiche principali sono dovute all’aumento dell’inflazione e alle novità introdotte dalla legge di bilancio per il 2023.
Si verificherà quindi un generico aumento degli importi per tutte le famiglia per mantenere il sussidio al passo del costo della vita. Per alcuni nuclei familiari però l’assegno aumenterà di più che per altri, soprattutto per quelli con molti figli. Una scelta quella del governo Meloni, fatta per provare a sfruttare l’assegno unico per spingere la natalità, e invertire il calo di popolazione che affligge l’Italia da ormai mezzo decennio.
Una delle riforme più ambiziose del governo Draghi è stata sicuramente il riordino dei sussidi alle famiglie, riassunti nell’Assegno Unico Universale. Come in molti altri ambiti del welfare italiano, prima di questa riforma i sussidi alle famiglie con figli consistevano in una galassia di bonus, sconti e vantaggi accumulatisi negli anni. Governo dopo governo, i sussidi si erano accumulati e collezionarli tutte era diventato fondamentalmente impossibile.
Lo Stato finiva quindi per spendere soldi che non arrivavano alle famiglie che ne avevano bisogno, anche perché spesso i bonus erano erogati da vari enti, dall’INPS ai comuni, dallo Stato alle regioni. Il governo Draghi decise quindi di annullare tutti questi bonus, per sostituirli con un solo assegno. Modulando l’importo di questa misura su vari parametri, dall’ISEE delle famiglie al numero di figli, si ottiene un sussidio che si adatta alle necessità dei nuclei familiari con figli.
La cifra calcolata in automatico viene poi erogata direttamente sul conto corrente indicato allo Stato dalle famiglie, evitando quindi richieste ripetute, moduli e burocrazia. I molti parametri che compongono l’assegno unico lo rendono poi facilmente rimodulabile da futuri governi, in base alle politiche che vogliono applicare. E proprio il governo Meloni ha dimostrato l’utilità di questo sistema nella legge di bilancio 2023.
Il nuovo governo insediatosi a settembre ha dimostrato subito di voler cambiare l’Assegno Unico. Senza toccare la struttura della norma, che rimane identica, il governo Meloni ha potuto reindirizzare alcuni fondi in favore delle famiglie che ritiene più bisognose di aiuto. È toccato in questo caso alle famiglie numerose, con tre o più figli. La maggiorazione sull’assegno base è stata portata da 100 a 150 euro per ogni figlio oltre il terzo.
Altri aumenti riguardano le famiglie con figli di meno di un anno di età, che vedranno l’assegno maggiorato del 50% a prescindere dall’ISEE. Limite invece di 40.000 euro annui di entrate per le famiglie che riceveranno un bonus in caso abbiano tre o più figli che non hanno ancora raggiunto i tre anni di età. In ogni caso l’assegno dovrebbe ora variare tra i 75 euro e i 262,5 euro al mese a seconda della situazione.
Ma non sono soltanto le misure del nuovo governo a far aumentare l’Assegno Unico. Come altri sussidi statali, anche quello per le famiglia con figli si adatta all’inflazione. Nell’ultimo anno è stata valutata una maggiorazione del 7,3% che porta la cifra media dell’assegno a 87,5 euro al mese. L’incremento avrà però luogo a partire dall’assegno pagato da febbraio 2023.
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