L’orologio dell’apocalisse è uno strumento piuttosto curioso che indica simbolicamente il rischio dell’arrivo di catastrofi a livello mondiale
Un aggiornamento avvenuto di recente ha suscitato diversi allarmismi visti gli ultimi anni piuttosto complicati. Al contempo c’è anche chi è piuttosto scettico in merito.
Avete mai sentito parlare dell’orologio dell’apocalisse? Si tratta di un oggetto utilizzato dal Bullettin of the Atomic Scientists, un’organizzazione no profit di scienziati che si occupa dell’impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici sulla sicurezza mondiale.
Viene utilizzato dal lontano 1947 per indicare in base ad alcuni fattori quanto sia imminente una catastrofe mondiale provocata dal genere umano. Il più alto grado di rischio a livello simbolico è la mezzanotte.
Orologio dell’Apocalisse: qual è l’aggiornamento che ha fatto scattare l’allarme nel mondo
Di recente l’orologio ha subito una mutazione è attualmente alla mezzanotte mancano 90 secondi e non più 100 come in precedenza. In pratica la possibilità che si verifichi qualcosa di piuttosto brutto non era mai stata così vicina.
A testimoniarlo è la presidente e CEO dell’organizzazione Rachel Bronson che in passato è stata docente di politiche sull’energia alla Kellogg School of Management in Illinois oltre che direttrice del centro studi sul Medio Oriente del think tank Council on Foreign Relations a New York.
“Stiamo vivendo un periodo senza precedenti e l’orologio dell’apocalisse non fa altro che riflettere questa realtà” – ha sentenziato la Bronson. Diversi giornali e siti web con toni più o meno eclatanti hanno dato la notizia dello spostamento delle lancette.
Ma quali potrebbero essere le ragioni che hanno portato a questo preoccupante cambiamento? La guerra in atto in Ucraina è probabilmente la principale. O meglio gli sviluppi che potrebbe prendere con i continui riferimenti all’utilizzo di armi nucleari e l’estensione dei combattimenti alle aree vicine alle centrali nucleari come ad esempio Zaporizhzhia.
Nonostante l’organizzazione si sia guadagnata negli anni una certa autorevolezza grazie al lavoro del suo team di scienziati, c’è anche chi la vede con scetticismo. Non tutti infatti nutrono la medesima fiducia nei confronti dell’orologio dell’apocalisse. Ad esempio una parte delle critiche riguarda il cambiamento climatico, che è tenuto in considerazione soltanto a partire dal 2007.
Quindi viene messa in dubbio la tempestività, ma la Bronson ha parlato anche di questo aspetto oltre che della crisi delle norme e delle istituzioni mondiali necessarie a portare avanti il progresso e le tecnologie avanzate e volte a contrastare le minacce biologiche come il coronavirus.