In questo inizio di 2023 molte famiglie hanno lamentato problemi nell’incassare l’assegno unico di gennaio.
Questa situazione può essere spiegata con il fatto che l’INPS non ha mai stabilito una data precisa per la consegna dell’assegno unico.
Ogni mese quindi la data può variare di qualche giorno, ma solitamente è verso fine mese. L’Assegno Unico è stata una riforma molto importante per il sistema di sostegno alle famiglie in Italia. Recentemente è stata ulteriormente modificata per venire incontro alle necessità delle famiglie con molti figli, a discapito di quelle a reddito più basso.
Assegno Unico, la riforma e le modifiche
L’Assegno Unico per le famiglie con figli è stata una delle riforme più ambiziose del governo Draghi. Prima di questa legge esisteva una galassia di bonus relativi alla maternità, alle famiglie numerose e ai figli a carico. Non solo questi bonus erano moltissimi, ma venivano elargiti anche da enti diversi. INPS, Regioni e Comuni erano tutti coinvolti nella distribuzione dei bonus.
Collezionare ogni vantaggio diventava complicato per i neo genitori, già impegnati nei primi faticosi mesi di crescita del figlio. Il risultato era che poche famiglie godevano dei pieni vantaggi offerti da questa moltitudine di bonus. Per questa ragione il governo Draghi decise di razionalizzare le risorse e convogliarle in un unico bonus, abolendo tutti quelli passati.
Nasce così l’assegno unico universale, che garantisce a tutte le famiglie con figli un aiuto mensile direttamente sul conto corrente. Il calcolo dell’entità dell’assegno si basa sull’ISEE, ma proprio questo parametro è stato criticato dal governo Meloni. La nuova maggioranza ha leggermente modificato l’assegno, per dare più importanza al numero di figli che una famiglia ha rispetto alla sua ricchezza.
Cosa fare se l’assegno non è ancora arrivato a gennaio
Dopo questa modifica però, molte famiglie stanno lamentando un ritardo nella consegna dell’Assegno Unico di gennaio. Queste lamentele, emerse soprattutto sui social, si basano sull’esperienza passata. Le famiglie hanno per lo più ricevuto il bonus negli ultimi giorni del mese, e con gennaio agli sgoccioli in molti si sono accorti che nessun bonifico è arrivato sul proprio conto.
Il problema è facilmente spiegabile con il fatto che in realtà non esiste una data fissa per l’assegno unico. Deve essere consegnato entro la fine del mese a tutte le famiglie che ne hanno diritto, quindi l’INPS ha tempo almeno fino al 31 gennaio, il prossimo martedì, prima di andare fuori tempo massimo.
In ogni caso è possibile controllare lo stato del proprio pagamento tramite i canali di comunicazione dell’INPS. In particolare la App IO è molto utile in questo caso, in quanto permette di controllare i pagamenti dovuti nella sezione “Stato pagamenti e Cedolini”. In alternativa c’è anche il fascicolo previdenziale INPS, disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. È possibile accedere a questo portale tramite identità digitale SPID o CIE, e dalle sue pagine è possibile visualizzare lo stato del pagamento del proprio assegno unico.