Volete sapere chi sono le persone che si bloccano su Facebook più frequentemente e per quale motivo? La risposta vi sorprenderà.
Secondo un sondaggio il 40% degli italiani ha bloccato almeno un parente sul noto social Facebook.
I sociale network uniscono, i social network separano. Due facce di una stessa medaglia che rivelano con grande amarezza come uno schermo possa interferire nei rapporti sociali. I fenomeni del cyberbullismo e i commenti degli haters non lasciano spazi a dubbi. Nascosti dietro una fotocamera o dentro ad una chat è facile parlare o scrivere qualsiasi cosa si abbia in mente senza riflettere abbastanza sulle possibili ripercussioni. Senza una reale connessione tra cervello e dita via a messaggi offensivi, polemiche, denunce, rimproveri senza considerare che ciò che si afferma potrebbe essere frainteso o potrebbe causare disagi profondi nell’interlocutore nonché essere totalmente sbagliato perché basato su un presupposto barcollante. E il peggio non è che i rapporti si deteriorano solo con perfetti estranei o conoscenti ma anche con amici e addirittura parenti. Un sondaggio ha rivelato, ad esempio, come il 40,3% degli italiani abbia bloccato almeno un familiare su Facebook.
L’agenzia italiana Time2Play ha condotto un sondaggio illuminante. Il 40,3% dei fruitori di Facebook ha bloccato un familiare sul social e la ragione principale è voler tutelare la propria privacy (35,1%). Segue la motivazione che giudica i post dei parenti inutili, fastidiosi o non interessanti (29,3%) e, infine, l’essere taggati in contenuti irrilevanti (16,6%).
Del 40,3% ben il 58,3% ha ammesso di aver deciso di non seguire più o di nascondere oppure mettere in pausa un familiare mentre il 13,3% ha rivelato come l’interruzione dei rapporti sia avvenuta dopo una festività, una ricorrenza familiare o un evento. Un matrimonio, un compleanno, una comunione, per tante famiglie sono gli unici momenti di incontro e a volte possono risultare deleteri. Basta poco per far scattare una scintilla e via all’amicizia su Facebook.
Dal sondaggio emergono altri motivi che spingono a bloccare un parente sul sociale. Post basati sull’odio nella percentuale del 16,1%, per le idee politiche (12,7%), contenuti troppo religiosi (11,1%). E Facebook non è l’unico social che esprime i rapporti tra familiari. Anche su Instagram si sono riscontrate turbolenze. Il 27,4% degli utenti ha, in questo caso, un parente bloccato o del quale non ha accettato l’invito. Per il 19,4% degli intervistati, invece, i parenti non hanno Instagram. A volte, poi, si mettono in pausa i rapporti social (33,6%) soprattutto – come già riportato – dopo una festività. Insomma, nel mondo digitale basta un click per staccarsi dagli altri. Non è altrettanto semplice nella vita reale dove le parole assumono altro significato e si guarda negli occhi l’interlocutore.
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