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Violentissimo terremoto fa strage tra Turchia e Siria: i numeri delle vittime sono impressionanti

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Emiliano Fumaneri

Violentissima scossa colpisce nel cuore della notte un’area sul confine tra Turchia e Siria. Tragico il bilancio delle vittime.

Un disastro reso ancor più grave dall’ora tarda del terremoto e dalla tempesta invernale che sta ostacolando i soccorsi nella regione colpita. Allarme anche in Italia sulle coste del sud per il pericolo di una potenziale onda di tsunami. Allerta poi rientrato dopo poche ore.

Eco di Milano

Un fortissimo terremoto, pari a una magnitudo di 7,8 della scala Richter, ha colpito stanotte la Turchia. Il sisma è stato avvertito alle 4:17 ora locale, le 2:17 italiane. Altissimo il bilancio delle vittime. Per ora il conteggio (parziale) parla di oltre 700 morti, con circa duemila persone ferite. Ma nelle prossime ore appare quasi sicuramente destinato ad aggravarsi.

In Italia è subito scattato un allarme tsunami sulle coste meridionali: Puglia, Sicilia e Calabria, dove a partire dalle 6:30 di stamani la circolazione ferroviaria è stata sospesa in via prudenziale. I treni hanno ripreso a circolare regolarmente dopo la revoca dell’allerta per possibili onde sulle coste italiane da parte della Protezione Civile.

Sisma avvertito anche in Siria, Libano, Cipro e Israele

Il sisma è stato registrato dall’Ufficio di gestione dei disastri e delle emergenze turco, alle dipendenze del Ministero dell’Interno di Ankara alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia), nella provincia di Kahramanmaras. Ma scosse sono state avvertite anche nei Paesi limitrofi, come Siria, Libano, Cipro e Israele. Anche in Italia, come detto, si è attivato l’allarme tsunami poi rientrato dopo che l’ondata, attesa inizialmente per le 6:30, ha notevolmente ridotto la propria portata.

Tragico il bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime del violento terremoto è cresciuto col passare delle ore. Inizialmente le stime dei funzionari dei servizi di emergenza turchi avevano parlato di 76 vittime. Ma in poche ore il conteggio si è decuplicato arrivando a superare i 700 morti e i duemila feriti. La fortissima scossa ha praticamente raso al suolo decine di condomini nelle principali città del Paese. Una strage resa ancor più pesante dal fatto che il disastro è avvenuto nel pieno della notte, quando la gran parte delle persone dormiva all’interno delle proprie case.

Alla televisione sono apparse immagini che mostravano cittadini in stato di choc aggirarsi a piedi sulla neve ancora in pigiama, mentre i soccorritori scavavano tra le macerie delle case sventrate dal sisma che ha colpito nel cuore della notte, alle 2:17 ora locale e una profondità circa di 17,9 chilometri. Quindici minuti dopo la prima terribile scossa si è registrata una seconda, violenta scossa di assestamento di magnitudo 6,7. Oltre una decina le scosse di assestamento registrate.

Uno dei terremoti più forti dell’ultimo secolo

Si tratta di uno dei terremoti più forti registrarti nell’intera regione durante l’ultimo secolo. Il sisma ha interessato un’area sul confine tra Turchia e Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) tra le città più vicine all’epicentro del terremoto, a circa 30 chilometri di distanza, si trova Gaziantep, una delle più grandi città turche. A complicare ancor di più, se possibile, una situazione catastrofica c’è la tempesta invernale che sta ostacolando non poco le operazioni di soccorso, con i bulldozer impegnati a lavorare, in mezzo al gelo e alla neve, per rimuovere le rovine e cercare di recuperare le persone disperse.

Dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono giunte le condoglianze. Il leader ha invitato la nazione a compattarsi contro la tragedia: “Speriamo di superare insieme questo disastro il prima possibile e con il minimo danno”, ha scritto su Twitter il presidente della Turchia.

Sostegno e solidarietà alle popolazione di Siria  e Turchia anche dall’Italia attraverso il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, che espresso vicinanza all’omologo turco Mevlut Cavusoglu. Una nota di Palazzo Chigi riferisce che anche “il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite”.

Al momento, ha fatto sapere la Farnesina, non risulterebbero morti o feriti italiani nelle zone colpite dal terremoto. Sempre la Farnesina invita tutti i connazionali che dovessero trovarsi nelle aree interessate dal sisma a registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la App “Unità di Crisi” per i telefoni cellulari, attivando poi la geolocalizzazione.

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Emiliano Fumaneri

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