Altroconumo ha analizzato i dati relativi agli aumenti dei costi bancari, stilando una classifica per scegliere il conto corrente meno caro.
Con l’inflazione anche i costi relativi al conto corrente sono aumentati, specialmente per quelli tradizionali, ma anche per i conti on line.
In un contesto caratterizzato da un aumento del costo del denaro, in cui è sempre meno conveniente tenere i soldi nel proprio conto corrente a causa dell’inflazione, è importante che le spese contribuiscano il meno possibile ad erodere il proprio patrimonio. Ecco quali sono i conti correnti migliori per avere il massimo delle funzioni disponibili al minimo costo
Costi e interessi in aumento: le banche più care
Gestire un conto corrente ha un costo non indifferente. le banche scaricano parte di questa spesa sui correntisti tramite le spese che, ogni anno, questi pagano direttamente dai propri conti. In questo periodo, in cui l’inflazione sta facendo salire i prezzi e il costo del denaro si sta impennando di conseguenza, per contrastarla, anche queste spese stanno aumentando.
I rincari hanno colpito principalmente i giovani, con un aumento del 10%. È andata meglio alle famiglie (+8,1%) e ai pensionati (+7,9%). I dati, forniti dall’indicatore dei costi della Banca d’Italia, rimangono quindi in linea o inferiori all’inflazione, che durante il 2022 ha toccato il 10%. Da queste percentuali si deduce che il rincaro medio per un giovane è stato di circa di 76 euro, per il conto medio da 164 operazioni all’anno. Per le famiglie, che in media fanno 228 operazioni l’anno, il costo è salito di 160 euro, simile al rincaro subito dai pensionati, di 151 euro.
La decisione della Banca Centrale Europea di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, in armonia con le decisioni della FED, la Banca Centrale statunitense, non ha ancora avuto effetto su questi dati. Lo si può notare dalla relativa calma che regna nell’ambito degli interessi passivi. Lo scoperto è valutato attorno al 17,8% contro il 17% netto di un anno fa. Le giacenze invece sono quasi completamente ferme, con un aumento di un millesimo di punto, dallo 0,001% allo 0,002%.
Il conto corrente più conveniente secondo Altroconsumo
Per orientarsi in questo scenario di continui rincari, l’associazione Altroconsumo, per Il Corriere della Sera Economia, ha stilato una classifica delle banche più convenienti e di quelle che invece hanno aumentato maggiormente i costi.
Tra le banche che offrono conti classici, che possono essere sottoscritti solo in filiale, i costi crescono un po’ ovunque. Crédit Agricole arriva’ a 180,19 euro, Intesa a 204,80 e in CheBanca! a 120,36 euro. Aumento importante anche per Deutsche Bank, che arriva a 118 euro. Per quanto riguarda le famiglie, è Monte dei Paschi di Siena la più conveniente, solo 92,60 euro. La banca italiana favorisce anche i pensionati, con costi attorno agli 86 euro.
Ad uscire molto bene dalla situazione sono le banche online e quelle alternative. Grazie alla riduzione dei costi dovuta alla loro natura digitale, questi istituti di credito hanno potuto limitare gli aumenti tra l’1,5% e il 2%, a seconda della banca. Ma esiste ancora un modo per pagare zero. Alcune banche, per la precisione banca Sistema, Progetto, Ifis, Megliobanca, Illimity, Ing, Webank e Bbva, permettono grazie ai loro conti online di azzerare completamente l’ICC. Per quanto riguarda l’uso sia fisico che online, la migliore è Banca Sella, con un costo calcolato di soli 18 euro, seguita da Ibl a circa 21, e poi Widiba e Unicredit a 24 euro.