La legge di bilancio 2023 ha stabilito i requisiti per accedere alla definizione agevolata: la rottamazione quater delle cartelle esattoriali.
In base a quanto stabilito dalla legge numero 197/2022, la Definizione agevolata, ovvero la rottamazione quater, può essere applicata ai debiti che risultano dei carichi affidati all’Agenzia della riscossione.
Grazie a quest’opportunità, i debitori che decidono di aderire alla rottamazione possono pagare solo le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso, senza dover corrispondere anche gli interessi scritti a ruolo, le sanzioni e gli interessi di mora e aggio.
In sostanza, con la rottamazione quater il debitore può sanare la propria posizione nei confronti dell’Agenzia delle Entrate beneficiando di un importante sconto sull’importo.
Per evitare che la Definizione agevolata favorisca i debitori, fino a rappresentare una sorta di premio per gli stessi, l’ordinamento giuridico italiano ha stabilito che questo strumento può essere utilizzato solo per annullare gli interessi iscritti al ruolo e le sanzioni. Di conseguenza i debitori dovranno, comunque, versare l’importo capitale del debito.
Rottamazione quater: scopriamo come funziona la nuova Definizione agevolata
Con l’approvazione della legge di bilancio 2023 è stata introdotta una nuova Definizione agevolata. La rottamazione quater 2023 prevede lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro.
In pratica, stando a quanto stabilito dall’articolo 1, commi 222-230, della legge numero 197/2022, è possibile annullare automaticamente i debiti affidati all’Agenzia della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle Agenzie fiscali, dagli enti pubblici previdenziali.
I debiti devono essere maturati tra l’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. In sostanza, per l’annullamento di queste cartelle non è necessario che il debitore presenti una specifica richiesta. Tuttavia, occorre che l’importo della cartella esattoriale non superi mille euro.
L’importo in questione è calcolato a partire dalla data di entrata in vigore della legge e comprende il capitale, gli interessi per ritardata iscrizione al ruolo e le sanzioni.
Caratteristiche dello stralcio
In base a quanto stabilito dalla normativa per gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali lo stralcio delle cartelle esattoriali fa riferimento esclusivamente alle sanzioni e agli interessi, compresi gli interessi di mora. Pertanto il debitore dovrà comunque restituire il capitale, le somme maturate al titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle.
Inoltre, per le sanzioni relative alle violazioni delle norme della Codice della Strada e per le altre sanzioni amministrative, la disciplina prevede lo stralcio che sarà applicato limitatamente agli interessi. Ciò vuol dire che la rottamazione quater non andrà ad annullare le sanzioni, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
Infine, vi è un’altra particolarità, che riguarda la rottamazione quater 2023, ovvero la possibilità per i clienti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali di non applicare lo stralcio.
In sostanza, i suddetti creditori possono non aderire alla rottamazione quater impedendo, di fatto, ai debitori l’annullamento automatico delle cartelle. Affinché ciò sia possibile, è necessario che i creditori adottino uno specifico provvedimento ed effettuino comunicazione all’Agenzia della riscossione entro il 31 gennaio 2023.
Debiti che non possono partecipare alla rottamazione quater
Con l’approvazione della Legge di bilancio 2023 è stato stabilito che, dall’entrata in vigore della stessa e fino al 31 marzo 2022, è sospesa la riscossione dei debiti che rientrano nello straccio. Questa decisione riguarda anche i debiti iscritti a ruolo da enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.
In ogni caso, le disposizioni in materia di stralcio delle cartelle fino a 1000 euro non trovano applicazione per i debiti affidati all’Agenzia della riscossione che riguardano:
- Il recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
- I crediti che derivano da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti;
- Le multe le ammende e le sanzioni pecuniarie che riguardano provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- I debiti che fanno riferimento alle risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.
Come presentare la domanda di adesione?
Per aderire alla rottamazione quater 2023 è sufficiente seguire la procedura prevista anche per le altre definizioni agevolate.
ll soggetto interessato deve accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate riscossione tramite le proprie credenziali digitali. Così facendo, l’utente potrà accedere alla propria Area riservata e andare nella sezione relativa a cartelle e avvisi.
In alternativa, è possibile effettuare la procedura in area pubblica compilando un apposito form e allegando tutta la documentazione necessaria. Stando a quanto stabilito dalla normativa, l’Agenzia delle Entrate riscossione deve inviare al contribuente, entro il 30 giugno 2023, la risposta di accoglimento o diniego della domanda.
In caso di accoglimento della domanda, nella risposta dell’Agenzia delle Entrate sarà indicato anche l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata. Inoltre, l’utente potrà avere informazioni in merito alla scadenza dei pagamenti, ai moduli precompilati e le indicazioni per effettuare l’eventuale domiciliazione.
In caso di diniego, la risposta dell’Agenzia conterrà anche le motivazioni per le quali la richiesta non è stata accolta.