Il caro benzina ha colpito tutta l’Italia ad inizio anno, a causa della decisione del governo Meloni di non rinnovare lo sconto sulle accise.
Il carburante ora costa tra gli 1,80 e i 2 euro al litro, e questo rende i viaggi in auto, per le vetture benzina e diesel, molto più costoso di quanto non fosse solo qualche mese fa.
Diventa quindi fondamentale trovare modi di risparmiare sui viaggi in macchina. Per chi ha auto che utilizzano carburanti alternativi, come il GPL o la propulsione elettrica, la situazione è più rosea. Gli altri invece dovranno fare attenzione non solo dove fare benzina, ma anche ai consumi. Con piccoli accorgimenti un pieno può durare anche diversi chilometri in più di quanto si sia abituati, aiutando a risparmiare sulla benzina.
Le auto consumano carburante in diverse quantità a seconda di alcuni fattori determinanti. Una parte di questi non dipende dal guidatore in quanto sono legati alla costruzione dell’auto stessa. Una macchina più leggera e con un motore più piccolo consumerà meno di un grosso SUV dalla cilindrata superiore alla media. Un’auto ibrida, sfruttando la propulsione elettrica, può tagliare drasticamente i litri di benzina bruciati per chilometro.
Ci sono però comportamenti che un automobilista può seguire per consumare meno carburante possibile. Si tratta principalmente di tre categorie: stile di guida, manutenzione e comfort, nelle quali si possono adottare accorgimenti per risparmiare. Partendo dallo stile di guida, l’indicazione generale è quella di non esagerare con la velocità e di tenere marce più lunghe possibile.
Ci sono però anche consigli più specifici relative al modo di guidare. Ad esempio mantenere un’andatura stabile, senza accelerazioni improvvise o brusche frenate, permette di consumare meno carburante. Se la propria macchina ne è dotata, si può sfruttare il Cruise Control per attuare questa strategia
Oltre a ridurre i consumi e le emissioni, e quindi a far risparmiare sul pieno di benzina e a limitare i danni causati all’ambiente, queste pratiche allungano anche la vita delle componenti dell’auto. Sottoposte a meno stress, queste dureranno più a lungo riducendo la necessità di manutenzione.
Anche assicurarsi che il proprio mezzo sia in perfette condizioni è un prerequisito fondamentale se si vuole limitare l’effetto del caro benzina. La costate manutenzione di motore e pneumatici inoltre è importante anche per la sicurezza del guidatore e dei passeggeri. Anche in questi casi ovviamente, ad una riduzione del dispendio di carburante ne corrisponde una delle emissioni di gas serra, e un conseguente effetto positivo sulla qualità dell’aria e sull’ambiente.
Controllare che il proprio motore funzioni perfettamente è il primo passo per risparmiare carburante. La lubrificazione è la parte fondamentale di questi controlli. Bisogna assicurarsi di avere abbastanza olio, ma anche che questo sia della tipologia più adatta al proprio motore. Gli pneumatici sono un’altra parte importante del consumo di carburante. Gonfiarli in maniera appropriata alle proprie esigenze, con una pressione maggiore per i viaggi brevi e minore per quelli più lunghi, assicura un aumento della durata del pieno.
Oltre alla manutenzione e allo stile di guida, ci sono alcune pratiche che andrebbero evitate per non consumare troppo carburante. Un esempio è portare in auto carichi inutili. Abbiamo già visto come il peso di una vettura sia determinante nei consumi. Bagagli e carichi inutili trasportati per chilometri quando avrebbero potuto essere scaricati possono esser un elemento importante da considerare se si vuole risparmiare.
Infine, la climatizzazione, in particolare il raffreddamento, consuma molta energia e oltre a inficiare le performance dell’auto, ne peggiora anche l’efficienza nel consumo di carburante. È quindi importante evitarlo in caso sia superfluo, preferendo ad esempio abbassare leggermente i finestrini.
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