Malgrado i vertiginosi aumenti degli ultimi mesi la stufa a pellet rimane ancora l’alternativa più conveniente al riscaldamento a gas.
Altroconsumo, l’associazione dei consumatori, stila una classifica delle migliori stufe a pellet. Ecco quali sono le più convenienti e quali sono i parametri per fare la scelta più adatta alle nostre particolari esigenze.
Il caro energia e il caro prezzi sono ancora sgraditi compagni per famiglie e imprese italiane. E più volte Altroconsumo ha denunciato gli aumenti sproporzionati dei prezzi del biocombustibile.
Nei mesi finali del 2022, prima che venisse approvata la legge di Bilancio, un sacco da 15 chilogrammi ha toccato i 15 euro. Per avere un termine di paragone, basti pensare che nello stesso periodo dell’anno precedente si pagavano circa 5 euro per lo stesso sacco da 15 kg. Al momento ancora niente calo in vista per il prezzo dei pellet malgrado in manovra abbia trovato spazio il ritocco al ribasso dell’Iva, passata dal 22% al 10%.
All’origine di questi rialzi vertiginosi la crisi dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina, la dipendenza italiana dalle importazioni estere per i pellet. Stando ai dati in possesso del Codacons, in questa stagione invernale il costo per il riscaldamento con pellet usato di 100 mq di una casa di media dimensione si aggira attorno ai 2.000 euro, contro i 780 dell’inverno precedente (circa 1.300 euro in più).
Il pellet, ad ogni modo, rimane il biocombustibile più utilizzato dalle famiglie italiane per riscaldare le abitazioni, dato che permette ancora un risparmio di circa il 30% rispetto al gas naturale. Un risparmio che, scegliendo la stufa migliore, sale ancora arrivando a sfiorare i mille euro.
Stufe a pellet, ecco perché una non vale l’altra
Ecco dunque quali sono le migliori stufe a pellet e secondo quali criteri scegliere il modello che meglio si adatta alle nostre particolari esigenze. Una scelta che potrà essere facilitata seguendo la speciale classifica stilata da Altroconsumo.
Tra le migliori stufe a pellet svettano in classifica quelle poli-combustibili. È ormai noto che il pellet è la biomassa meno inquinante rispetto a gas e metano oltre, fatto naturalmente non secondario, ad assicurare un alto potere calorifico. Tra i pro delle stufe a pellet c’è anche la maggior sicurezza rispetto alle tradizionali stufe a legna, oltre al minor costo di manutenzione. Anche il confronto con le prestazioni con le stufe elettriche risulta vincente per riscaldare ambiente di grande superficie.
Stufa a pellet, la classifica di Altroconsumo
Per stilare la sua classifica Altroconsumo si è basata sui parametri previsti dalla legge, e cioè:
- prestazioni
- quantità di emissioni
- sicurezza
- facilità d’uso
Ecco dunque qual è la classifica dell’associazione dei consumatori:
- Freepoint Verve Airtight: è la stufa che ha raggiunto la prima posizione con un punteggio di 89/100. Il costo di questa stufa si aggira attorno ai 995 euro.
- Ravelli Dual 9: con un punteggio di 83/100 e un costo intorno ai 2.000 euro.
- Nordica – Extraflame Viviana Evo: che ha totalizzato un punteggio di 81/100 e costa 1.590 euro.
Guardando però al rapporto qualità-prezzo, per Altroconsumo la migliore stufa a pellet è Punto Fuoco Giada 8KW, con un punteggio di 69/100 e un costo di circa 629 euro.
Come scegliere la stufa migliore per noi
Come detto, la stufa a pellet può permettere di abbattere il costo del riscaldamento fino a 1.000 euro. Altroconsumo suggerisce, come prima cosa da fare, quella di chiamare un tecnico abilitato per verificare la metratura dei locali da riscaldare, la disposizione delle stanze, la tipologia di isolamento dell’appartamento, la possibilità di fare una canna fumaria, il numero di finestre e il loro stato.
Per l’acquisto, conviene poi rivolgersi a un negozio specializzato che tra i tanti servizi garantirà sicuramente anche quello della consulenza oppure si può optare per l’acquisto online, che permetterà di risparmiare qualcosa, facendo però a meno dei servizi di assistenza prima e dopo l’acquisto.