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Economia e Finanza

Esenzione per celiachia: prestazioni e prodotti erogabili

Published by
Floriana Vitiello

Chi soffre di patologie croniche ha diritto ad una serie di tutele, come ad esempio l’esenzione per celiachia.

La celiachia è una condizione patologica cronica, che prevede un processo di auto infiammazione permanente scatenata dall’ingestione di glutine da parte di soggetti geneticamente predisposti.

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In sostanza, le persone che sono affette da celiachia non possono consumare alimenti a base di frumento, come ad esempio il pane, la pasta, la pizza e così via. Al loro interno, infatti, è contenuto il glutine che provoca una risposta immunitaria generando un’infiammazione cronica, che danneggia i tessuti dell’intestino fino a portare alla scomparsa dei villi intestinali (fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti).

In sostanza, le persone celiache che consumano alimenti a base di frumento, oltre a subire un danno diretto, danneggiano nel tempo la propria capacità di assorbire le sostanze nutritive, rischiando la malnutrizione.

La celiachia è una patologia cronica che, se non diagnosticata in tempo utile, può portare a conseguenze molto gravi.

Dal 2017 la celiachia è stata annoverata tra le cosiddette malattie croniche invalidanti, per le quali sono previste specifiche tutele e agevolazioni, come l’esenzione per celiachia.

Esenzione per celiachia: di cosa si tratta

La celiachia è una patologia cronica che coinvolge circa il 3% della popolazione mondiale. Le cause alla base di questa patologia sono principalmente la predisposizione genetica e il consumo di glutine. Purtroppo, al momento, non si conoscono ancora le ragioni che determinano la comparsa della patologia.

Gli studiosi ipotizzano che alcune infezioni virali e l’eccessiva quantità di glutine introdotta al momento dello svezzamento possano influire negativamente, determinando la risposta immunitaria.

A partire dal 2017, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) hanno inserito anche la celiachia tra le malattie croniche e invalidanti. Dopotutto, i dati epidemiologici hanno superato il limite stabilito dall’Unione Europea per le malattie rare.

Per questo motivo, è possibile usufruire delle esenzioni per le prestazioni sanitarie eseguite successivamente alla diagnosi di celiachia. Inoltre, è previsto anche un supporto economico che ha lo scopo di coprire la quota del fabbisogno energetico giornaliero, derivanti dai carboidrati da soddisfare acquistando alimenti senza glutine.

I soggetti affetti da celiachia, dopo aver ottenuto la diagnosi, devono seguire una dieta specifica senza glutine che prevede un apporto giornaliero di carboidrati pari a 55%, di cui il 20% deve provenire da alimenti naturalmente senza glutine. Mentre il restante 35% del fabbisogno deve derivare da alimenti senza glutine specificatamente formulati. Per questo motivo, è previsto un contributo economico mensile che varia in base all’età e al sesso del soggetto, dal momento che tiene conto dei fabbisogni energetici specifici.

Come funziona l’esenzione per le malattie croniche?

Quando si parla di malattie croniche, l’OMS fa riferimento a problemi di salute che chiedono un trattamento continuo, per tutto il periodo che va dalla diagnosi agli anni successivi.

Per alcune malattie croniche, il Servizio Sanitario Nazionale prevede la possibilità di godere di esenzioni dal ticket. In questo modo, le persone affette da patologie croniche hanno la possibilità di usufruire di prestazioni specialistiche ambulatoriali inerenti alla malattia di cui sono affetti.

In sostanza, l’esenzione interessa le spese relative alle visite finalizzate al monitoraggio e alla prevenzione delle complicanze legate alla malattia cronica.

L’elenco delle malattie croniche per le quali è possibile accedere all’esenzione è stato indicato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea, del 12 gennaio 2017. Nel nuovo elenco è possibile trovare le malattie che danno accesso alle esenzioni e le condizioni che permettono di accedere a tale beneficio.

Infatti, nell’allegato 8 del decreto, sono indicate tutte le malattie croniche che danno accesso alle esenzioni e le prestazioni fruibili.

Con l’approvazione del decreto del 12 gennaio 2017 sono stati previsti complessivamente 64 codici di esenzione, che corrispondono a specifiche patologie e condizioni.

In particolare, con l’approvazione del decreto, sono state introdotte sei nuove patologie, tra cui osteomielite cronica, patologie renali croniche e endometriosi.

In tale occasione, sono state spostate, tra le malattie croniche, alcune patologie per le quali erano già previste le esenzioni come malattie rare. Tra queste vi è anche la celiachia.

Allo stesso tempo, due malattie che già beneficiavano delle esenzioni come patologie croniche sono state spostate tra le rare, ovvero la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave.

Come ottenere l’esenzione per celiachia

Per ottenere l’esenzione è necessario effettuare richiesta all’azienda sanitaria locale di residenza. Il richiedente deve presentare una certificazione che attesta la presenza di una o più malattie croniche, tra quelle incluse nell’elenco. Al momento della richiesta è necessario presentare uno dei seguenti documenti:

  • Copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera pubblica;
  • La copia del verbale di invalidità dell’ASL;
  • Copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera privata accreditata;
  • I certificati delle commissioni mediche degli ospedali militari;
  • Le certificazioni rilasciate dagli istituti sanitari pubblici di paesi appartenenti all’Unione Europea.

Presentando le suddette certificazioni, l’ASL locale rilascia un attestato di esenzione, che riporta il tipo di malattia per la quale si accede all’esenzione e il codice identificativo. Inoltre, nell’attestato sono indicate anche le prestazioni fruibili in esenzione.

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Floriana Vitiello

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