Tra le strategie di marketing per farti comprare più cose possibili al supermercato c’è il “trucco del carrello”.
Non ne hai mai sentito parlare? Allora ti converrà leggere con attenzione e scoprire che c’è un dettaglio, quando vai a fare la spesa, che probabilmente ti è sfuggito e che ti potrebbe far risparmiare delle spese inutili. Ecco quale.
Sarà capitato anche te di tornare a casa dal supermercato e di renderti conto di aver comprato un bel po’ di cose di cui, diciamolo francamente, non avevi proprio bisogno. Bisogna entrare nell’ottica delle idee che ai supermercati interessa soprattutto farti comprare il più possibile. Motivo per il quale adottano tutta una gamma di tattiche per spingerti ad acquistare più cose possibili e, di conseguenza, far lievitare il loro volume di vendite.
Da tempo i consumatori hanno imparato a prendere le necessarie contromisure, ma restano pur sempre delle zone d’ombra dove l’attenzione talvolta è minore. Ma come si insegna, il diavolo si nasconde nei dettagli. È proprio nei dettagli all’apparenza più insignificanti che può annidarsi il pericolo più imprevedibile.
Ad esempio c’è il trucco del carrello. Lo conoscevi? Se come immagino la risposta è no, la prossima volta che vai al supermercato ti converrà buttare un occhio alla maniglia del carrello per evitare di spendere troppo.
Non pensare che andare al supermercato sia una innocua passeggiata. Come vedremo invece è un confronto anche piuttosto muscolare, e non solo metaforicamente. Dietro a un supermercato c’è una tutta una scienza del marketing che scruta, studia, spia e analizza il comportamento dei clienti per poi mettere a punto le migliori strategie di vendita, modulandole sulle mosse della clientela. E come lo fa? Ad esempio controllando da cosa viene catturata la tua attenzione durante gli spostamenti fra gli scaffali. Osservando dove si posa con più frequenza il tuo sguardo.
Anche il posizionamento dei prodotti sullo scaffale non avviene a caso, ma viene fatto in modo che esercitino maggiore attrazione sul consumatore. Stesso discorso per il posizionamento delle corsie e i cosiddetti “prezzi psicologici”.
La medesima logica (farti comprare di più) si applica anche al carrello. Su cosa si gioca in questo caso? In primo luogo sulla capienza. Pensa alla grandezza del carrello. Davvero hai bisogno di tutto quello spazio? Probabilmente no, ma proprio lì, in quel dettaglio “innocente”, si trova la “molla” che ti spinge ad acquistare di più di quanto realmente ti serva.
Se ci pensiamo, la logica è semplice, perfino banale: mettere a disposizione uno spazio maggiore ti spinge inconsciamente a colmarlo, a riempirlo coi prodotti in vendita.
Ma non è l’unico dettaglio a cui prestare attenzione. C’è anche la maniglia. Solitamente al supermercato troviamo i carrelli con un maniglione orizzontale unico.
Ma ce ne sono anche altri: hanno due maniglie laterali parallele tra loro. E ci sono anche i carrelli a traino, come i carrellini. Bene, sono proprio questi ultimi due tipi di carrello, con maniglie laterali e a traino, a farti spendere di più.
Per quale motivo? Il fatto è che per spingerli devi attivare i bicipiti, muscoli che servono per avvicinare a te gli oggetti che solleticano il tuo desiderio. Non a caso sono chiamati anche “muscoli dello shopping”. E sai perché? Perché stimolano a dismisura il desiderio di comprare.
Ecco perché è meglio optare per il carrello standard, quello col maniglione orizzontale unico. Spingendolo attiviamo infatti i tricipiti usati solitamente per allontanare qualcosa da sé. Tanto è vero che sono chiamati, a loro volta, “muscoli del rifiuto”. I nostri migliori alleati nella lotta contro lo shopping compulsivo.
Parlando sempre di carrelli, in Usa hanno brevettato il carrello del futuro. Non ci sarà bisogno di spingerlo perché, ovviamente, sarà un carrello automatico e farà tutto da solo. Dovrebbe funzionare più o meno come un robot lavapavimenti.
Il carrello automatico è munito di un dispositivo elettronico collegato a internet al quale la clientela negozio potrà connettersi attraverso un’app. Successivamente basterà caricare sul proprio smartphone la lista della spesa e il carrello si sposterà in autonomia guidandoli in mezzo agli scaffali. Insomma, una spesa da remoto che ci farà sicuramente risparmiare un bel po’ di tempo. Naturalmente qualcuno sospetta che dietro ci sia l’ennesima strategia di marketing. Infatti il carrello potrebbe guidarci attraverso percorsi oculatamente pensati e pianificati, in direzione di prodotti in offerta o di reparti che forse non avremmo mai visitato. Staremo a vedere. Per ora il carrello automatico è stato solamente brevettato.
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