Un mix di professioni più classiche e di nuovi lavori digitali: ecco in cosa consiste l’elenco dei lavori meglio pagati e più richiesti nella Penisola.
Ma quali sono i lavori più richiesti e meglio pagati in Italia? Per scoprirlo basta consultare l’elenco delle professioni che possono vantare le più rosee prospettive di guadagno.
Lo ha stilato Indeed, il motore di ricerca del lavoro più famoso del mondo. Una vecchia massima diceva: “Prima di tutto lo stipendio, poi il lavoro”. Vera o non vera, resta il fatto che il lavoro serve prima di tutto a garantirci un’entrata, senza la quale il nostro budget non starebbe semplicemente in piedi (almeno nel caso dei comuni mortali).
Nell’elenco troviamo un mix di professioni: si va da quelle più tradizionali a quelle, potremmo dire, 4.0: ovvero le professioni di ultima generazione. I parametri, ad ogni modo, sono comuni: lo stipendio alto e la richiesta di quella determinata professione sul mercato del lavoro.
La lista dunque è formata sulla base di questi due criteri: i lavori più pagati e i più richiesti. Nell’elenco troviamo così, come dicevamo, delle professioni tradizionali: medico, ingegnere, farmacista, avvocato e così via. Invece nelle professioni di nuova generazione, dette anche “lavori digitali”, trovano spazio professioni come quella del programmatore, del web designer, dello user experience designer e altre nuove figure professionali del settore.
Tra le professioni “classiche”, in cima alla lista dei lavori meglio remunerati svetta la figura dell’ingegnere. In Italia uno stipendio da ingegnere oscilla tra i 37 mila e i 50 mila euro lordi all’anno. Non male si posizionano anche i titolari delle farmacie (o semplicemente i farmacisti, come venivano chiamati un tempo nei paesi) che si portano a casa uno stipendio tra i 60 mila euro ai 120 mila euro. I commercialisti oscillano invece tra i 27 mila e gli 85 mila euro lordi l’anno, mentre i medici viaggiano sui 75 mila euro lordi annui e gli avvocati guadagnano tra i 26 mila euro e i 150 mila euro lordi all’anno
Con l’entrata del digitale nel mondo della cosiddetta “classe creativa” sono nate figure professionali che incarnano, per così dire, un modo di pensare e di vivere modulato sui ritmi rapidissimi della vita moderna, dove chi non è riuscito ad inserirsi per tempo è stato velocemente surclassato. Nell’era post-moderna del metaverso (letteralmente un universo “oltre” la modernità) ha preso piede il lavoro digitale e, di conseguenza, le professioni 4.0, di ultima generazione. Oggi dunque, con la tecnologia sempre più avanzata, c’è certamente molta più richiesta di professionisti specializzati, che sono:
Come si può vedere, si tratta di figure professionali spesso poco note alla maggior parte delle persone. Cosa fa ad esempio un user experience designer? Il suo compito è quello di lavorare al fianco di web designer e programmatori. In pratica si occupa di facilitare l’approccio degli utenti ai siti internet, ai software e applicazioni varie.
Invece un web developer è semplicemente il costruttore del sito, la figura che lo mantiene, lo gestisce, lo supervisiona, lo programma. E ovviamente anche il professionista che lo aggiorna in base alle ultime novità della tecnologia per stare al passo con le nuove normative che disciplinano temi delicati come ad esempio quello della privacy.
Passiamo agli affiliate marketing manager che invece si occupano di gestire e coordinare i siti internet e i database, avendo cura di ottimizzare le campagne pubblicitarie sui diversi canali marketing. Invece un Seo specialist è il professionista che si occupa di far posizionare un sito tra i primi posti nelle ricerche online. Il growth hacker è una figura che si muove a mezza via tra design, programmazione e marketing.
E cos’è un web manager? Niente altro che la figura che cerca di capire e interpretare le statistiche di siti e piattaforme digitali. Ci sono infine i programmatori java che sviluppano siti, app e videogame.
Stando a Indeed, buste paghe elevate sono anche quelle dei petrolchimici che si portano a casa almeno 28 mila euro lordi l’anno. Mentre il settore più redditizio per un impiegato è quello del navale, dove si può essere pagati fino a 36 mila euro all’anno.
Ci sono poi anche i ruoli dirigenziali con stipendi davvero elevati, anche da 111 mila euro all’anno: i dirigenti nel campo della finanza, nel settore bancario e in quello della moda.
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