Ha 45 anni ma vuole tornare ad averne 18. Ecco come un miliardario americano cerca di trasformarsi in una sorta di Peter Pan 4.0.
E come vuole farlo? Investendo una marea di soldi e grazie all’aiuto della tecnologia. Per rincorrere questo sogno e riportare all’indietro le lancette dell’orologio ha predisposto un vero e proprio piano di investimenti e si sottopone a trattamenti ultrasofisticati.
Il mito dell’eterna giovinezza attraversa i secoli e la letteratura, dalla pietra filosofale all’indimenticabile Dorian Gray reso immortale da Oscar Wilde, passando per Peter Pan. Un mito che adesso, grazie alla tecnologia, qualcuno cerca di realizzare.
Parliamo di Bryan Johnson, 45enne miliardario americano e magnate dell’hi-tech. Johnson ha deciso di sfidare il lento ma inesorabile incedere del tempo. Il suo sogno è quello di tornare 18enne. Un salto all’indietro nel tempo di quasi trent’anni. Per realizzarlo non vuole badare a spese, investendo la bellezza di 2 milioni di dollari all’anno nel suo progetto.
In cosa consiste il progetto del magnate statunitense? Niente altro che in un esperimento per “riprogettare” il proprio corpo.
Tornare 18enne: il visionario progetto “Blueprint”
Un progetto visionario, battezzato col nome di “Project Blueprint”. È il tentativo di riportare corpo e organi a un’età biologica di 18 anni, come in una sorta di macchina del tempo. Un po’ quanto accade nella distopia immaginata da Aldous Huxley nel romanzo “Il mondo nuovo”, dove l’età degli esseri umani viene mantenuta artificialmente a uno stadio giovanile e in piena efficienza psico-fisica (salvo poi collassare improvvisamente una volta raggiunta l’età di sessant’anni: si può dire che muoiano in perfetta salute).
«Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali», diceva il grande Ennio Flaiano. Una prospettiva che non incoraggia troppo chi punta a un’alta aspettativa di vita. E che non deve piacere molto neanche all’imprenditore statunitense, che ha cominciato a cullare questo progetto futuristico nel periodo della pandemia. Un tempo vissuto assai male da Johnson, arrivato ad accarezzare perfino l’ipotesi di farla finita. Una volta conclusa l’emergenza sanitaria, il magnate ha cominciato a pensare seriamente a come dare un volto concreto al suo sogno: tornare 18enne al modico prezzo di 2 milioni di dollari investiti ogni anno, sottoponendosi a controlli e sperimentazioni sotto l’attenta supervisione di un team composto da una trentina di persone, fra medici e esperti.
Bio-hacking: i primi risultati del progetto di ringiovanimento
Johnson ha fatto fortuna una decina di anni fa, diventando ricco nel 2013 grazie alla vendita a eBay (alla bella cifra di 800 milioni di dollari) della Braintree payment solutions. Da questo patrimonio attingerà per investire nel suo esperimento che mira a riavvolgere all’indietro il nastro del tempo. A quanto pare già avrebbe ottenuto i primi risultati, dato che il suo corpo già adesso dimostra 5 anni di meno: il suo cuore dimostra 37 anni, la pelle 28 anni. E per quanto riguarda capacità polmonare e forma fisica, l’obiettivo di tornare 18enne è praticamente già stato raggiunto.
Tecnicamente l’esperimento di Bryan Johnson si chiama bio-hacking: rimodellare il proprio corpo per ringiovanirlo. A questo scopo ha ingaggiato una task force di trenta dottori specializzati, guidati da Oliver Zolman, che lo seguono tutti i giorni per “invertire il processo di invecchiamento di ognuno degli organi del suo paziente”.
Un programma meticoloso
L’esperimento, inutile dirlo, richiede di sottoporsi a un regime di autosorveglianza che pare uscito da un libro del sociologo David Lyon. Jonhson deve seguire con costanza un meticoloso programma che prevede l’alzata alle 5 di mattina, 20 integratori, una dieta vegana calcolata al millimetro o quasi (1.977 calorie esatte) per tenere il grasso corporeo sotto il livello del 6%. Ogni giorno poi l’imprenditore deve bere una miscela di succo con peptidi di collagene e creatina, sottoponendosi poi a un trattamento che prevede l’applicazione di oli e gel antiossidanti. E non è tutto: c’è anche l’allenamento quotidiano (4 volte moderato, le restanti 3 molto più intenso).
L’equipe medica lo monitora con scrupolosa attenzione: controllando la temperatura corporea, la percentuale di glucosio nel sangue, la frequenza del battito cardiaco, il livello di ossigeno durante il sonno e il peso osseo. Infine il miliardario americano deve sottoporsi a impulsi elettromagnetici (che servono a migliorare il tono muscolare) senza dimenticare di indossare degli occhiali speciali che per circa un paio d’ore bloccano la luce blu. Sono monitorate e conteggiate anche le erezioni giornaliere.
«Quello che faccio – ha detto Johnson – può sembrare estremo, ma sto cercando di dimostrare che l’autolesionismo e il decadimento non sono inevitabili». Benvenuti nel mondo nuovo.