Per bloccare la vendita di una casa all’asta, ci sono diverse soluzioni che possono essere sfruttate dal proprietario dell’immobile.
Può capitare che a causa della maturazione di un debito, l’immobile di proprietà sia stato pignorato e sottoposto all’asta. Si tratta di una situazione davvero spiacevole che, però, prevede una via di fuga.
Se un immobile di proprietà viene messo all’asta vuol dire che il proprietario ha maturato un debito nei confronti della banca con la quale aveva stipulato il mutuo ipotecario. Di fatto, se il mutuatario non è in grado di pagare le rate del mutuo concordate con la banca, questa può chiedere ad un Giudice di disporre la vendita all’asta dell’immobile.
Così facendo, l’istituto bancario riesce a recuperare la liquidità per saldare il debito maturato.
Prima di scoprire quali sono i metodi per evitare che la casa messa all’asta venga venduta, scopriamo cosa non va assolutamente fatto in queste situazioni.
Casa all’asta: tre cose che non devi fare
Se malauguratamente la casa di proprietà dovesse finire all’asta, vuol dire che non si è riusciti a pagare le rate del mutuo stipulato con la banca. In questo caso, il debitore deve evitare di commettere errori banali che possono peggiorare la sua situazione.
Il primo errore da non commettere è quello di cercare di bloccare l’esecuzione forzata. Di fatto, è preferibile evitare di mettere i bastoni tra le ruote a giudici, custodi e periti. Così facendo, infatti, non si evita che la casa venga messa all’asta, se mai, si va incontro all’espropriazione forzata. In tal caso, il proprietario viene privato immediatamente del possesso dell’immobile, con l’obbligo di abbandonarla subito.
Vi è poi un altro errore che è meglio non commettere: distruggere e danneggiare la casa per dispetto. Oltre ad essere un comportamento ridicolo e infantile, è anch’esso un atteggiamento che non porta a nulla di buono.
È vero, perdere la propria casa può dare origine a scatti d’ira e ad un forte senso di frustrazione e impotenza. Tuttavia, questo non è il modo che salverà la propria abitazione dall’asta. L’unica conseguenza di un comportamento di questo tipo è il deprezzamento dell’immobile, con il rischio che non sia sufficiente a coprire il debito maturato nei confronti della banca.
Infine, un altro errore che non va assolutamente commesso, in questi casi, è la scelta casuale del rappresentante legale. La cosa migliore è affidarsi ad un avvocato specializzato in pignoramenti e vendite all’asta di immobili.
Come salvare la casa dalla vendita
È possibile salvare la propria abitazione messa all’asta da un giudice. In questo caso, è necessario saldare il debito che ha dato origine alla procedura di espropriazione forzata.
Dunque, se si ha a disposizione la liquidità necessaria per coprire il debito, conviene procedere con il versamento della somma di denaro dovuta. In questo modo, è possibile salvare la casa dall’asta procedendo con il saldo e lo stralcio del debito. Ci stiamo riferendo a quel meccanismo che dà la possibilità al debitore di trattare con il creditore accedendo nella riduzione dell’importo del debito, effettuando il saldo e lo stralcio definitivo.
In alternativa, è possibile attendere che l’asta vada deserta fino al quarto tentativo, oppure chiedere alla banca di rinegoziare il mutuo.
A proposito dell’attesa del quarto tentativo, occorre specificare che in quest’occasione il valore della casa viene dimezzato. Se anche in quest’ultima occasione l’asta va deserta il tribunale può chiudere definitivamente la procedura e la vendita viene bloccata.
Tuttavia, il giudice ha la possibilità di chiudere la vendita dell’immobile anche prima della quarta asta. Questa condizione si verifica quando il prezzo di partenza si abbassa a tal punto da rappresentare un guadagno irrisorio per il creditore o un sacrificio smisurato per il debitore.